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Andy Luotto chi è? Età, attore, chef, moglie, figli, vita privata e curiosità



La vita privata di Andy Luotto

Andy Luotto è un attore e cuoco nato a Brooklyn (New York) il 30 luglio 1950, sotto il segno del Cancro, con il nome di André Paul Luotto. E’ naturalizzato italiano. Si è laureato in cinematografia all’Università di Boston. E’ sposato con Antonella ed hanno tre figli: SilviaSteven ed Eugene.



Le misure

Andy Luotto è alto 1.80 metri.

Tatuaggi e significati

Andy Luotto racconta dei suoi 40 tatuaggi che ha sul corpo tutti inerenti al cibo che lo aiutano quando è a dieta a soffrire meno.

Andy Luotto in molti se lo ricordano a Quelli della notte.  Oggi, l’attore comico fa lo chef anche se al settimanale Oggi ha raccontato che preferisce essere chiamato “cuoco”. Andy lavora come executive chef al ristorante del Baglioni Hotel di Venezia. Occasione che è arrivata dopo aver fatto esperienza in vari ristoranti:

“Spero che la scelta sia avvenuta per meritocrazia anche se so di essere un personaggio famoso e fare cucina in tv mi ha dato popolarità e riconoscibilità. Ma io sono sempre stato cuoco, ben prima di andare davanti alle telecamere! Sarà anche per questo motivo che non soffro di mancanza di popolarità. Non voglio fare nomi ma molti colleghi si sentono perduti se non vanno in tv o sui giornali. Quante trasmissioni sono nate proprio per recuperare personaggi oramai spariti e dimenticati… Con alcuni con cui ho fatto le trasmissioni di Arbore ci si sente telefonicamente ogni tanto, per farsi gli auguri di Natale, ad esempio. Con Renzo più spesso ma è con Marisa Laurito che mantengo ancora dei rapporti saldi e frequenti: è un po’ come una sorella”, ha raccontato ancora a Oggi.

E sul suo lavoro al Baglioni aggiunge: “Al Baglioni avrò una brigata di sette persone, un paio li porto io, di mia fiducia, ci saranno degli stagisti, la cucina è buona, qualcosa sarà rinnovato, ci sono 44 coperti e ci saranno molte cotture veloci, alcune rifinite direttamente o addirittura cotte al tavolo davanti ai commensali; piatti con tecniche giapponesi ma prodotti rigorosamente italiani. Il mio credo, che riprende il concetto di Gualtiero Marchesi, è che la cucina riparte dalla sala e dall’attenzione per il cliente. Io sarò presente in sala, mi piace parlare con il cliente”.

Intervista ad Amadeus

Sanremo (Imperia), novembre Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato: a tre mesi dalla serata inaugurale, prevista su Raiuno il primo febbraio, il Festival di Sanremo 2022 è entrato nel vivo. Amadeus, che della kermesse sarà, per il terzo anno, conduttore e direttore artistico, ha infatti annunciato il regolamento. E la novità principale è questa: non ci saranno più le Nuove Proposte.
I cantanti, infatti, gareggeranno tutti insieme, in un’unica categoria.

E saranno ventiquattro. Ventidue saranno scelti da Amadeus tra nomi già conosciuti, i cosiddetti “Big”. A questi si aggiungeranno poi i due vincitori di “Sanremo Giovani”, la tradizionale gara riservata agli artisti emergenti che si svolge prima del Festival.

Se fino all’anno scorso, però, i vincitori di “Sanremo Giovani” erano otto e durante il Festival si sfidavano poi tra di loro nella categoria delle Nuove Proposte, quest’anno i vincitori saranno solo due e verranno subito “promossi”, perché gareggeranno direttamente tra i “Big”. Tuttii cantanti in gara verranno annunciati da Amadeus il 15 dicembre, durante una serata evento su Raiuno.
In tutto, quindi, sul palco dell’Ariston arriveranno venti-quattro artisti. Dodici si esibiranno la prima sera, quella di martedì primo febbraio, e verranno votati dai giornalisti, che, per la prima volta, saranno divisi in tre categorie: quelli della carta stampata, quelli di Internet e quelli delle radio. Mercoledì 2 febbraio toccherà agli altri dodici artisti in gara: il meccanismo di votazione sarà identico.

Giovedì 3 vedremo invece esibirsi tutti e ventiquattro i cantanti in gara, che saranno votati da una giuria demoscopica e dal pubblico a casa tramite il televoto. La serata di venerdì, 4 febbraio, sarà invece dedicata alle “cover”, cioè alla reinterpretazione da parte degli artisti in gara, accompagnati da ospiti, di grandi successi del passato. C’è un’altra novità: i cantanti potranno proporre non solo brani italiani ma anche interazionali, a patto che siano stati pubblicati tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta. A votare le esibizioni saranno la giuria demoscopica, quella dei giornalisti e il televoto.

Nella finale del 5 febbraio, in cui si esibiranno tutti gli artisti, ci sarà inizialmente solo il televoto. Poi verrà stilata una classifica generale, sommando i voti ottenuti dai cantanti in tutte le serate. I primi tre classificati si giocheranno la vittoria finale: i risultati ottenuti fino a quel momento verranno annullati e saranno votati nuovamente dalla giuria demoscopica, dal pubblico con il televoto e dai giornalisti. Poi c’è la novità del pubblico: al teatro Ariston potranno accedere soltanto persone munite di green pass.



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