Alex Zanardi la conferma del perito “L’incidente non causato dal tir”. Secondo quanto riferito dal tecnico, lo sconfinamento dell’autoarticolato ci sarebbe stato, ma sarebbe stato così tanto piccolo da non poter essere stata la causa dello scontro. Sono ormai trascorsi 7 mesi dagli incidente che ha visto coinvolto il campione Alex Zanardi.
Alex Zanardi la conferma del perito
L’incidente è avvenuto nello specifico lo scorso 19 giugno quando l’ex pilota stava partecipando ad una staffetta nella Val d’Orcia. Zanardi perse il controllo proprio mentre stava partecipando ad una staffetta e improvvisamente l’ex pilota perse il controllo delle due ruote, finendo contro un autoarticolato che proveniva in direzione opposta. Sin da subito le sue condizioni di salute sono apparse molto gravi e per questo motivo Zanardi venne ricoverato presso l’ospedale Le Scotte di Siena. Adesso invece, dopo diversi mesi di ospedale e dopo aver subito diversi interventi, l’ex pilota si trova presso l’ospedale di Padova. In queste settimane a parlare delle sue condizioni di salute è stata Federica Alemanno neuropsicologa dell’ospedale San Raffaele di Milano.
I progressi dell’ex pilota di Formula 1 raggiunti in questi mesi
Quest’ultima pare abbia raccontato quelli che sono stati i progressi del pilota di Formula 1, raggiunti in questi mesi ma soprattutto nelle ultime settimane. Ovviamente la ripresa è ancora molto lunga ma comunque in discesa. Lo scorso 14 gennaio pare sia arrivata una notizia che si attendeva ormai da parecchio tempo ovvero che Alex Zanardi ha ripreso a comunicare. Secondo quanto riferito dagli esperti, pare che ciò sia avvenuto grazie ad una tecnica molto particolare ovvero la awake surgery. Alex fa progressi giorno dopo giorno e la sua famiglia sembra essere al settimo cielo. Per chi non lo sapesse si tratta di una chirurgia da svegli che sembra abbia fatto davvero tanto bene all’ex pilota.
Le indagini sull’incidente e la nuova perizia del tecnico
Ovviamente mentre le condizioni dell’ex pilota di Formula 1 sembrano essere sempre più confortanti, le indagini continuano per cercare di capire che cosa sia accaduto quel giorno. Il perito della procura della Repubblica di Siena sembra aver confermato che il 19 giugno il tir che si è scontrato con la sua hand bike, non invase la corsia opposta. Come abbiamo già anticipato, l’autoarticolato avrebbe avuto uno sconfinamento ma soltanto di 40 cm, tale da non determinare e provocare l’incidente. Il perito avrebbe anche aggiunto che l‘ex pilota avrebbe tentato di sterzare a destra aiutandosi con un braccio. Purtroppo però non ci sarebbe stato nulla da fare e l’impatto è stato devastante.
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