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yari carrisi come mamma e papà

Yari Carrisi shock contro Barbara “La D’Urso deve morire”: il popolo del web



Il secondogenito di Albano Carrisi e di Romina Power sembra che alcuni giorni fa abbia rilasciato delle dichiarazioni che hanno sollevato un vero e proprio polverone. Yari Carrisi, è questo il suo nome, pare che sia riuscito ad attirare l’attenzione del popolo del web postando tra le Instagram Stories un messaggio dai toni piuttosto forti nei confronti di una conduttrice molto importate ed influente del nostro paese. Chi? Barbara D’Urso. Ebbene si, Yari Carrisi sembra che abbia attirato l’ attenzione del popolo del web postando tra le Instagram Stories un messaggio molto forte. “La D’Urso deve morire”, queste le parole di Yari. Ovviamente queste parole hanno scatenato immense polemiche ed una sorta di ribellione da parte del popolo del web.



Yari Carrisi, toni duri contro Barbara D’Urso, insorge il popolo del web

Ad ogni modo, molti utenti hanno chiesto a Yari di chiedere immediatamente scusa alla conduttrice, ma lui si sarebbe subito giustificato dicendo che il suo commento non era rivolto alla conduttrice come persona, ma pare si riferisse ad un programma da lei condotto ovvero Live Non è la D’Urso. Ma cosa ne avrà pensato Barbara? Da quanto sembra, la conduttrice pare non abbia proferito parola al riguardo e pare che si sia limitata semplicemente a condividere sul proprio Instagram alcuni articoli che parlavano di questa brutta vicenda. Chi è intervenuta invece, è stata Daniela D’Urso, ovvero la sorella minore della conduttrice che pare abbia affidato ai social tutta la sua disapprovazione e si sarebbe scagliata letteralmente contro il figlio dell’artista.

La reazione di papà Albano

Nessun commento invece sembra sia arrivato proprio da Albano, che come tutti sappiamo è molto amico della D’Urso. Al riguardo, a svelare un retroscena che ha del clamoroso è stato proprio Roberto Alessi, il direttore del magazine di gossip Novella 2000. Quest’ultimo sembra abbia confessato che Albano sarebbe rimasto davvero sconvolto e mortificato avrebbe ripreso in modo piuttosto duro il figlio.

Il direttore del giornale, che tra l’altro è molto amico di Barbara, nonché suo ospite ha scritto un articolo su questa vicenda, invitando nel contempo il figlio di Albano a fare un passo indietro e chiedere scusa alla conduttrice. Albano e Barbara sono molto amici, anche per via del grande legame che esiste tra Loredana Lecciso e la stessa conduttrice di Pomeriggio 5. Ma dopo l’appello del direttore del giornale, Yari Carrisi avrà accolto questa proposta? Il musicista intanto sta facendo la quarantena nella sua tenuta di Cellino San Marco, insieme al padre, alla Lecciso ed ai fratelli più piccoli Jasmine e Bido.

[su_expand more_text=”Leggi Tutto” less_text=”Chiudi” height=”00″ link_style=”button” link_align=”center”]Caro Yari, quando ho letto la tua storia su Instagram sono rimasto senza parole: «Barbara d’Urso deve morire», e sotto c’era pure scritto il commento di un idiota che non ha certo riflettuto: «Hai ragione! Ok».

Mi sembra impossibile che autore di questa atrocità sia un ragazzo come te, che io ho sempre considerato un bravissimo ragazzo: Yari Carrisi, figlio di un amico come Al Bano, figlio di Romina Power, che ora è sempre con te visto che stai passando la quarantena con la mamma nella sua casa di Cellino San Marco, tenuta Carrisi. Sei sempre stato un ragazzo semplice, gentile, molto a modo, molto educato, un animo nobile ed è per questo che quel tuo «Barbara d’Urso deve morire» mi ha lasciato senza fiato. Oltre tutto quel messaggio seguiva un bellissimo servizio che Barbara aveva dedicato a tuo padre, legato alla notizia, data proprio da Al Bano, che lui e Loredana Lecciso sono di nuovo una coppia (cosa che sapevo da tanto tempo e cui ho dedicato un copertina ancora anni fa). Tuo papà mi ha sempre parlato molto bene di te, lo stesso ha fatto Loredana.

Sono rimasto senza fiato, come detto, quando ho letto questa cosa. Mi sono domandato: come è possibile che un ragazzo (che peraltro a 47 anni non può più essere considerato incosciente), abbia potuto scrivere una cosa del genere? Conosco Barbara d’Urso da quando era una ragazza, ad alcuni è simpatica ad altri meno, però una cosa così grave non passa neanche rivolta alla peggiore delle persone che si possano incontrare sul nostro cammino. E Barbara, credimi, è una persona per bene.

Mi è venuto subito spontaneo fare un video su Instagram (visto che è stato su Instagram che hai scritto quella frase) per chiedere a te di scusarti immediatamente con Barbara. Scuse che dovevano essere anche molto, molto sentite. Poi mi sono arrivati dei tuoi messaggi, che non sono riuscito tanto a capire immediatamente. Uno di questi, poi, lo hai pubblicato anche sul suo Instagram. Hai scritto: «E ovvio che mi riferisco al programma e non alla persona fìsica che ha dato il nome al programma. Il tipo di show che non aiuta a vivere meglio, ma è cattivo, ignorante e si approfitta della gente e delle sventure delle persone, ed è ora di relegarlo al passato.

Da anni si è propagato in tutte le case d’Italia come un virus, ed è ora di chiudere il flusso negativo che emana. Non è mai stata mia intenzione augurare la morte a nessun essere vivente ma esclusivamente mi sono augurato la fine di un programma che ritengo dannoso». Yari caro, c’è un modo molto semplice per rendere un programma non dannoso: cambiare canale senza usare certe espressioni pericolose (hai pensato che tra le migliaia di persone che hanno letto questa speranza ci potesse essere qualche pazzo disposto a metterla in atto?). Evidentemente se tu riconosci a Barbara d’Urso il potere di influenzare la gente, tu le dai un potere che forse lei non ha nemmeno. Il “popolo bue” non esiste: la gente intesa come massa acritica, facilmente manipolabile o anche remissiva, sottomessa, che si piega senza ribellarsi, così come fa il bue che si lascia soggiogare docilmente, come leggo sul dizionario.

Se gli italiani guardano in tv Barbara d’Urso, sono milioni a farlo, è perché l’amano, amano il suo lavoro e probabilmente sono d’accordo con quello che lei fa e dice. Hai una cattiva considerazione del tuo prossimo, credimi. Poi, non si augura la morte nemmeno a un programma televisivo, perché devi ricordare che un programma televisivo dà da lavorare a tanta gente, centinaia di persone alla fine del mese mantengono le loro famiglie, mandano a scuola i loro figli, pagano i mutui delle loro case, senza fare nulla che possa essere un danno, come dici tu, a se stessi e agli altri. E questo lo sai molto bene, visto che anche tu, in passato, hai lavorato per Barbara d’Urso, eri pure bravo, lei ti ha voluto come inviato con Francesca De André al Festival di Sanremo e, sempre insieme a Francesca, hai realizzato un servizio proprio a Cellino.

Mi spiace, poi, pensare che tutto questo abbia creato fortissimo imbarazzo a tuo padre, di cui sono molto amico (e lo è pure la d’Urso). Sicuramente lo stesso imbarazzo lo avrai creato a tua madre Romina Power, che essendo anche una collega di Barbara d’Urso, non come cantante, ma come conduttrice televisiva, sarà rimasta scossa da un post così violento. Yari, tu mi scrivi che vuoi essere lasciato in pace. Ma certe provocazioni creano un interesse di tutti, sei famoso e sei figlio di famosissimi. Come hanno scritto sul web migliaia di persone, la morte non si augura a nessuno. Visto che sei anche un intellettuale, se vuoi augurare la morte a un programma televisivo, scrivi il titolo di quel programma televisivo e non il nome di chi lo conduce.

Te l’ho già detto: chiedi scusa, capita nella vita di scrivere o di dire delle scemenze. E capitato anche a me, e dopo aver chiesto scusa mi sono sentito anche meglio. Succederà anche a te. Lo devi a Barbara d’Urso, ma lo devi ai tuoi genitori, a Romina, ad Al Bano, e alla compagna di tuo padre Loredana Lecciso, che ha sempre usato parole più che entusiasmanti quando parlava della tua persona e ti vuole bene. Tutti ti vogliono bene, anch’io che ti conosco superficialmente e non ti vedo mai, ed è per questo che il tuo post ha fatto soffrire più del dovuto, perché di cretini, che nessuno ama, che scrivono su Internet, ce ne sono tanti, ma tu non lo sei per nulla cretino e, ripeto, sei molto amato.
Ti voglio bene, nel senso vero, perché ti auguro ogni bene, un abbraccio, tuo Roberto Alessi [/su_expand]



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