«Ci rimane poco tempo, ognuno di noi deve essere più responsabile e rendersi conto di quello che c’è in gioco». Chiaro e determinato Luigi Di Biagio: la sabbia scende velocemente nella sua clessidra e le chance per rimettere le cose a posto sono sempre meno. Nelle prossime cinque giornate si gioca la permanenza in Serie A e, probabilmente, anche il futuro sulla panchina della Spai: il presidente Mattioli è pronto a rimettere in discussione il rinnovo dell’ex selezionatore dell’Under 21, se i risultati dovessero continuare a essere deludenti. «A volte sembra che non ci si renda conto della drammaticità della situazione – ha proseguito l’allenatore – Mi aspetto di vedere una squadra in crescita sul piano fisico, che sia più fluida nel far girare palla, cosa che è mancata contro il Cagliari. Voglio vedere una squadra coraggiosa, aggressiva, offensiva, che crei molto di più nella metà campo avversaria. A me piacerebbe sempre giocare all’attacco ed essere protagonisti della gara. Le mie sensazioni sono ancora positive, però l’ottimismo viene meno se si continuerà a giocare bene e a non incassare punti. Tutte le squadre di bassa classifica stanno soffrendo, possiamo giocarcela soprattutto nei prossimi scontri diretti: il campionato si deciderà in quelle partite lì». Ma c’è il Napoli a cui dare conto, una squadra in forte ascesa e con un posto in Europa League già prenotato: « È la più in fonna delle venti formazioni di Serie A. Dovremo essere perfetti in difesa e colpirli di rimessa».
Sarà una partita importante per la Spai e parecchio strana per Andrea Petagna, promesso sposo degli azzurri che, per il suo cartellino, hanno investito venti milioni di euro. L’attaccante vorrà soprattutto scollarsi di dosso il brutto ricordo di quel pallone calciato in curva contro il Cagliari, sul risultato di 0-0: «È dispiaciuto, però sono cose che possono accadere. Vorrei vederlo giocare di più negli ultimi trenta metri, più vicino alla porta avversaria. Vorrei che fosse più centravanti». Per aiutarlo, Di Biagio è pronto ad affiancargli Cerri e a cambiare modulo, passando al4-4-2oal4-3-l-2. Valdifiori, uscito affaticato dal match di martedì scorso, dovrebbe accomodarsi in panchina per lasciare spazio aMissiroli, mentre Reca e Fares potrebbero giocare entrambi: il primo quarto in difesa, il secondo sulla corsia mancina a centrocampo. «Sono obbligato a fare degli avvicendamenti – ha confermato Di Biagio – Ho tanti calciatori acciaccati e devo centellinare le loro energie. Ho diverse soluzioni: le due punte, il tridente, il trequartista alle spalle dei due attaccanti. Abbiamo chiaro il modo in cui vogliamo affrontare la gara, poi bisognerà dimostrarlo in campo».
Dove e come vedere Napoli – Spal in Streaming
Come sappiamo la bellissima gara, tra Napoli e Spal si giocherà oggi domenica 28 giugno 2020. Il big match sarà trasmesso in diretta streaming da Dazn, ma sarà anche visibile in televisione ovviamente nel caso in cui si è in possesso di un modello Smart compatibile con l’App.
In alternativa si potrà collegare anche la televisione ad una PlayStation 4 Oppure ad una Xbox o ancora a dispositivi quali Google Chrome Chromecast o Amazon Fire TV stick. Gli utenti Dazn, quindi che sottoscritto l’abbonamento, potranno guardare la partita anche da dispositivi mobili PC o Netbook tablet, collegandosi alla pagina ufficiale della piattaforma oppure scaricando l’applicazione.
La gara tra Napoli – Spal verrà trasmessa oggi pomeriggio alle 17:15 in diretta TV da Sky sui canali Sky sport Serie A al numero 202 e 249 del satellite ed ancora numero 473 e 483 del digitale terrestre e Sky Sport al numero 251 del satellite. Coloro i quali invece sono abbonati alla TV satellitare potranno seguire la partita anche in diretta streaming attraverso Sky Go, che si può utilizzare o su PC e su network ma anche su dispositivi mobili come tablet e smartphone. In questo caso però bisognerà utilizzare o il sistema Android Oppure quello iOS. Esiste anche un altro modo per poter Seguire la partita, ovvero in streaming acquistando un pacchetto su Now TV che è il servizio live e on demand di Sky che dà la possibilità quindi di poter acquistare l’evento che si vuole seguire.
Da uno sguardo aperto sul futuro questo Napoli-Spal, che pure interessa entrambe per motivi di classifica, più pressanti sicuramente quelli dei ferraresi. Il presidente Aurelio De Laurentiis e il suo staff guarderanno la partita con un interesse particolare riguardo ai centravanti che vedremo in campo. In azzurro quello di oggi, Arek Milik, fra gli avversari quello di domani, Andrea Petagna, acquistato in gennaio e lasciato in prestito al club emiliano sino a fine stagione.
La Juve e gli altri Parliamo di centravanti dalle caratteristiche diverse. Più tecnico e agile il polacco; di stazza e potenza l’italiano. Ma al di là del confronto oggi in campo e dell’esito della partita è più intrigante quello che sta succedendo in un mercato che sta già accendendosi, anche se ancora siamo in pieno campionato. E i discorsi riguardano soprattutto Milik, attaccante su cui diversi club europei investirebbero. I bene informati danno la Juventus per favorita, con l’agente David Pantak che avrebbe un accordo di massima per un ingaggio di circa 5 milioni netti a stagione.
Al tempo stesso il procuratore in casa Napoli mantiene rapporti cordiali e nei giorni scorsi si è incontrato col direttore sportivo Cristiano Giuntoli e anche con l’allenatore Rino Gattuso. Il club azzurro ha più volte ribadito che se entro la fine della stagione non ci sarà accordo sul prolungamento, il giocatore sarà ceduto. Per questo la Juventus non si è mai palesata con la società e attende di capire l’evoluzione della situazione. Intanto oltre alla Roma, dalla Spagna, Atletico Madrid,edall’Inghilterra-Tottenham e Newcastle, ci sono interessamenti per il polacco che convincono il Napoli di poter essere in una condizione di forza per non “cedere” ai rivali juventini.
Nuovi scenari Questa è più o meno la fotografia attuale. Ma ovviamente lo scenario è in trasformazione. E nelle ipotesi da non tralasciare c’è un possibile ritorno di fiamma con gli azzurri. Che Milik stia bene a Napoli e adori città e tifosi è un dato di fatto. Solo che in futuro vorrebbe maggior spazio e considerazione e ancora è rimasta qualche scoria nei rapporti con i dirigenti per via di quel feeling della scorsa estate con Mauro Icardi, rimasto incompiuto.
La differenza fra domanda e offerta sull’ingaggio fra giocatore e club non è tanta – si discute intorno ai 4 milioni netti a stagione-quello che nell’entourage polacco non vogliono accettare è la clausola di rescissione alta che De Laurentiis vuole mettere nero su bianco: 100 milioni. Milik non vuol restare prigioniero se in futuro il rapporto non funzionasse. Insomma uno spazio di manovra c’è, anche perché Arek sta mostrando attaccamento ai colori – decisivo dal dischetto in Coppa Italia proprio contro la Juve, e anche martedì a Verona – ed entusiasmo nel lavorare con i compagni e il nuovo allenatore.
Che stima molto, anche perché ha imparato a conoscere Gattuso lontano dal campo, visto che sono vicini di casa a Posillipo. E il tecnico si è speso proprio in settimana ponendo uno spunto di riflessione importante: «Non è che di attaccanti più forti di Milik ce ne siano tanti in giro». L’attesa di Andrea Dall’altra parte Petagna, oggi con la Spal, che non vede l’ora di vestire la maglia azzurra da settembre. Andrea è osservatore interessato, che ha dovuto registrare il rinnovo di Mertens, ormai centravanti acquisito. Logico che se restasse anche Milik per lui sarebbe durissima trovare spazio al Napoli.
Che tra l’altro – in caso di cessione del polacco – ha già diverse piste attivate per sostituirlo: dal nigeriano Victor Osimhen, classe 1998, astro nascente del Lille; all’iraniano Sardar Azmoun, 25 anni, terminale offensivo dello Zenit di San Pietroburgo. Insomma Petagna non è spaventato dalla concorrenza internazionale, ma ha bisogno di capire quanto il Napoli punti su di lui. Intanto oggi si gioca una partita non proprio banale al San Paolo.
Può essere l’arma in più per avere un Napoli “sempre in tiro” e senza cali di concentrazione. Proprio per questa ragione il tecnico Gattuso sta utilizzando al meglio tutti i calciatori in organico, anche grazie ai 5 cambi previsti in questo finale di campionato. Stasera contro la Spai al San Paolo scenderà in campo un Napoli inedito, con 6 volti nuovi rispetto alla trasferta di Verona e potrebbero diventare anche 7 se oggi Manolas dovesse dare garanzie di tenuta (non gioca dal Napoli-Torino del 29 febbraio) per un suo utilizzo dal primo minuto in sostituzione del diffidato Koulibaly.
Perchè oltre al possibile calo dovuto all’inconscio appagamento e la necessità di alternare i calciatori costretti a giocare ogni tre giorni fino al 2 agosto, ce anche l’elenco dei diffidati a decidere quale sarà la formazione anti-Spal. Demme, Zielinski, Milik, Mertens e Koulibaly sono a rischio giallo e Gattuso non vuole correre il rischio di perderli tutti, nella prospettiva della sfida di giovedì a Bergamo che deciderà se gli azzurri potranno continuare ad inseguire l’approdo in Champions. Uno tra Milik e Mertens riposerà oggi, al pari di Demme e Zielinski, con Koulibaly che aspetterà risposte da Manolas per sapere se anche lui potrà essere inserito nel turnover ed evitare una squalifica che sarebbe pesante.
Sarà tour de force fino alla fine ed il Napoli è attrezzato per reggere. Dopo la rifinitura di ieri mattina a Fuorigrotta, la sensazione è che Meret (un ex della gara) prenda il posto di Ospina, Hysaj in campo per permettere a Di Lorenzo di tirare U fiato, Lobotka avrà la sua terza chance dal primo minuto (le altre due contro Sampdo-ria e Torino) ed Elmas eviterà a Zielinski il rischio-cartellino. In prima linea ci sarà capitan Insigne, con Callejon che si è accordato col club per restare fino al 31 agosto e Milik che sembrerebbe essere in vantaggio su Mertens: il polacco potrebbe essere più adatto per la difesa spallina un po’ pesante.
Gattuso vuole dare il classico colpo al cerchio e l’altro alla botte, dicendo alla squadra che sarà fondamentale ottenere il quinto successo consecutivo (tre dei quali in trasferta) e dall’altro organizzare i prossimi due scontri diretti, contro Atalan-ta e Roma. Il tour de force va gestito senza condizionare la vita personale dei calciatori e Gattuso dimostra di avere la sensibilità giusta per sapere quando si può allentare la presa. Ieri sera niente ritiro, il coa-ch ha permesso ai calciatori di starsene a casa con amici e parenti, dando loro appuntamento per questa mattina allo stadio San Paolo.
Ognuno arriverà con la propria auto, poi tutti saliranno sul bus che li porterà nel quartier generale dell’hotel al corso Vittorio Emanuele. Pranzo insieme, riposo, riunione tecnica e poi di nuovo tutti nel bus per raggiungere Fuorigrotta e provare a battere la Spai, anche allo scopo di migliorare il rendimento casalingo. Solo 17 punti ottenuti in 13 partite (5 vittorie, 2 pareggi e 6 ko), tanto che nella classifica relativa alle gare interne, il Napoli scende addirittura al dodicesimo posto. Ma ora è tutta un’altra storia.
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