EVITIAMO LE TRUFFE! Offerte e sconti prolifereranno sulle vetrine dei negozi ma attenzione: non è cosi scontato fare grandi affari. Quando scatta il “fuori tutto” non è difficile Incappare in fregature o brutte sorprese.
Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto).
Può capitare che i negozianti approfittino dell’occasione per mettere in vendita capi rimasti in magazzino nel corso degli anni o che “giochino” con il prezzo delle merci. Non a caso per regolare la materia sono stati varati diversi provvedimenti. L’ultimo è il decreto legislativo 206 del 2005, che fissa obblighi specifici per i negozianti. Il più importante è l’indicazione completa del prezzo: come ricorda la stessa guardia di finanza, “lo sconto deve essere espresso in percentuale e sul cartellino deve essere indicato anche il prezzo normale di vendita.
I prodotti in saldo dovrebbero comunque essere ben separati da quelli non scontati al fine di evitare la possibile confusione tra prodotti in sconto e prodotti a prezzo pieno”. La legge prevede che i saldi non riguardino tutti i prodotti, ma solo quelli di carattere stagionale e quelli suscettibili di notevole deprezzamento se venduti durante una certa stagione o entro un breve periodo di tempo, in quanto fortemente legati alla moda (art. 15 d.lgs 114/98).
Il venditore è tenuto ad applicare lo sconto dichiarato; se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, sarà bene comunicarlo al negoziante e non esitare, in caso di difficoltà, a contattare l’ufficio di Polizia Annonaria del Comune. I negozianti convenzionati con una carta di credito sono tenuti ad accertarla anche nel periodo dei saldi. Se si rifiutano di permettere il pagamento con la carta o richiedono per l’utilizzo un prezzo più elevato, sarà bene rappresentarlo alla società che ha emesso la carta.
PROVE E CAMBI
Consentire la prova dei capi non è un obbligo, ma è rimesso alla discrezionalità del negoziante. Quando è possibile, sempre meglio provare l’articolo scelto, ricordando che, in assenza di difetti, la possibilità di cambiare il capo o il prodotto non è imposta dalla legge, né durante i saldi né durante le vendite normali, ma è anch’essa rimessa alla discrezionalità del commerciante.
Se si è incerti sull’acquisto sarà utile chiedere al negoziante se è possibile effettuare un cambio e il limite di .tempo per farlo.
Add comment