Anche i ricchi piangono. Era il titolo di una telenovela brasiliana ma è di estrema attualità in epoca di covid-19. Robert De Niro, nonostante sia uno degli attori più pagati al mondo, è quasi a rischio bancarotta. Anni fa, infatti, la star hollywodiana, vincitore di due premi Oscar, aveva investito i proventi dei suoi film nella ristorazione e nell’accoglienza, considerati da molti vip canali sicuri per decuplicare i guadagni.
Ma nessuno aveva fatto i conti con una pandemia. A causa del lockdown, Fattore, proprietario della catena di ristoranti giapponesi ultra-chic Nobu a New York e in altre città del mondo, avrebbe sommato perdite per 5 milioni di dollari, costringendolo a chiedere un prestito di un milione per pagare alcuni investitori. Anche la chiusura del Greenwinch Hotel, che ospita il Tribeca Film Festival fondato da De Niro all’indomani dell’ll settembre, avrebbe azzerato la liquidità dell’attore.
A questo si aggiunge il divorzio milionario dalla moglie Grace Hightower, con cui Bob è stato sposato dal 1997 al 2018. De Niro ha messo sul tavolo i suoi disastrosi conti durante un’udienza via Skype con i legali della ex, la quale lo intimava di di riportare immediatamente al tetto dei 100 mila dollari mensili la carta di credito appena tagliata a 50 mila.
Ma la scusa della pandemia non ha commosso l’avvocato della Hightower: «De Niro sta usando il virus per tagliare i soldi dovuti alla mia cliente», ha dichiarato. In realtà, secondo una clausola del contratto prematrimoniale, la star è tenuta a pagare alla ex moglie 1 milione di dollari l’anno, ma solo se il suo reddito arriva o supera i 15 milioni. «Il signor De Niro sarà fortunato se guadagnerà 7,5 milioni quest’anno», ha ribattuto Caroline Krauss, legale dell’interprete di Taxi Driver.
I rapporti di Robert e Grace non sono mai stati facili e lineari fin dagli inizi. I due si conobbero nel 1987 a Londra in un ristorante cinese (i ristoranti sono nel destino di questa coppia). De Niro era giù un attore famoso (quellanno uscì Gli intoccabili in cui lui era Al Capone) ma Grace, che faceva la cameriera, non lo riconobbe: passarono una serata a parlare ma e cosa finì lì. Lattore era ai tempi sposato con Diahnne Abbott con cui aveva due figli: Drena, nata nel 1971, e Raphael, 1976.
Prima di rincontrare la Hightower, nel 1995 il divo ebbe addirittura due gemelli con un’altra donna, Toukie Smith. Nel 1997, dopo dieci anni di rapporti saltuari, Robert andò finalmente a cercare Grace, la sposò e poco dopo nacque Elliott. Pareva il coronamento di un grande amore ma la coppia non riuscì ad arrivare al secondo anniversario di nozze.
Il divorzio non fu mai ufficializzato anche se l’attore si battè come un leone per l’affidamento del bambino. Poi le cose si appianarono e, dopo cinque anni, i due rinnovarono i voti matrimoniali con una piccola cerimonia e una manciata di invitati, tra cui si annoveravano Martin Scorsese, Meryl Streep e Ben Stiller.
La coppia, litigiosa in privato, è stata indissolubilmente legata in pubblico sia sui red carpet sia in una serie di iniziative condivise nel campo della solidarietà e della beneficenza. Così, nel 2011, non stupì la notizia della nascita di Helen (tramite madre surrogata, perché Grace ai tempi aveva 56 anni). Eppure non bastò per tenere uniti l’ex cameriera e il divo: il matrimonio giunse al capolinea nel 2018, e questa volta definitivamente.
Adesso, come detto, è in corso la causa per il taglio unilaterale degli alimenti. Il giudice della Corte suprema di Manhattan Matthew Cooper ha emesso una sentenza temporanea: De Niro potrà continuare a passare alla Hightower 50.000 dollari al mese ma dovrà pagarle ulteriori 75.000 dollari in modo che la donna possa trovare una casa per l’estate per sé e i due figli.
C’è da dire, a discolpa di Robert De Niro, che è molto legato ai figli e ha sempre cercato di tutelarli. «Io e Grace siamo genitori di due bellissimi figli e considero lei una madre meravigliosa», diceva il divo in una nota alla stampa all’indomani del divorzio. Inoltre, da quando l’attore ha scoperto che Elliott, oggi ventiduenne, è affetto da autismo, ha sempre sostenuto le campagne che si occupano di questo disturbo.
Un’altra sua preoccupazione, avendo avuto tutti i suoi figli da donne di colore, è la discriminazione razziale, soprattutto in questi tempi di violenza, odio e manifestazioni. Tempo fa De Niro confidava: «Ai miei figli dico sempre: “Tieni le mani alzate quando sei fermato da un poliziotto, tieni le mani ferme sul volante, non fare una mossa improvvisa, non fare questo o non fare quello”, capisci che c’è da avere paura». Ora ai ragazzi e a sua madre il divo fa mancare qualcosa del moltissimo che dava, ma l’amore, quello,non l’ha tagliato.
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