Continuano a crescere le preoccupazioni per gli italiani che non hanno ben chiaro cosa potrà succedere nel loro futuro da qui a breve per quanto riguarda le pensioni. Tutto sarebbe ancora nell’oblio ma sono già previsti dei tagli da fare all’assegno mensile e ci farà accesso al fondo attraverso la quota 100?
Tagli alle pensioni?
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, l’attenzione mediatica e quella dei contribuenti italiani in questi giorni resta concentrata sulla pensione: sia per quanto riguarda le modalità di accesso al fondo che per l’assegno che viene previsto ogni mese.
Nel corso degli ultimi anni i requisiti di accesso al fondo delle pensioni hanno richiesto maggiori garanzie e non solo, dato che con l’avvento della quota 100 chiunque avesse almeno 20 anni di contributi ha potuto comunque presentare richiesta per la pensione anticipata. Ma il tutto non finisce qui, in questi giorni le preoccupazioni per il futuro degli italiani sono state davvero tantissime, anche in vista di quella che è la crisi economica da Codiv-19. Il Governo ha pubblicato il Decreto Rilancio ma il dubbio resta: sono previsti tagli alle pensioni?
Riforma pensione quota 100
Da qualche settimana a questa parte siamo entrati ufficialmente nella fase due della pandemia da Coronavirus, la quotidianità sta pian piano riprendendo il suo ritmo anche se diverso, ma ecco che il Governo decide di erogare in anticipo le pensioni di giugno, come mai?
L’anticipo sulla pensione è un modo per aiutare il contribuente a vacare il lunario, ma quanto detto non implica la paura quasi concreta su una riforma sulle pensioni che potrebbe rendere più difficoltoso l’accesso alla pensione con un assegno inferiore? Dunque, non resta che capire cosa cambierà nei prossimi mesi.
Pronti alla quota 102?
Ricordiamo che prima che arrivassero le manovre di emergenza del Coronavirus, il Governo aveva avviato un tavolo di lavoro per la regolarizzazione delle pensioni e i lavori in corso per la quota 102 che dovrebbe arrivare ne 2022, dato che la quota 100 resterà in vigore fino al 2021.
Nel frattempo, dunque, resta da capire quale sarà il nuovo calcolo contributivo al quale si potrà fare accesso con il requisito anagrafico di 64 anni. A ogni modo, per quanto riguarda la situazione attuale delle pensioni, al momento, tutto resta invariato ma i sindacati continuano la loro lotta a favore soprattutto di coloro che percepiscono una pensione contributiva che potrebbe essere la prima a essere soggetta a tagli qualora venissero accertati.
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