In questo momento molto drammatico per il nostro paese e per il mondo intero ci sono diverse domande che si pongono le mamme e tutti gli studenti. Una tra queste è quella riguardante la riapertura delle scuole e come saranno gli esami di maturità. A rispondere a questi interrogativi nelle scorse ore è stata la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, la quale ha cercato di fare un po’ di chiarezza al riguardo di questa situazione particolarmente delicata. Sostanzialmente la ministra ha dichiarato che le scuole riapriranno soltanto nel momento in cui ci sarà certezza del quadro epidemiologico e di conseguenza quando ci sarà certezza del fatto che non sarà più un pericolo per la salute pubblica poter ritornare tra i banchi di scuola.
Coronavirus, quando riapriranno le scuole
“Le scuole riapriranno quando avremo certezza che il quadro epidemiologico ci permetta di mandare i nostri ragazzi a scuola nella massima sicurezza”, ha rassicurato la Ministra. Quest’ultima poi avrebbe ancora aggiunto: “Ci sono studenti e docenti che stanno facendo più di quello che facevano in classe”. Ovviamente la didattica digitale è del tutto nuova e si sta formando e sperimentando pian piano in questi giorni davvero molto difficili per tutti. Dovrà essere però compito degli insegnanti cercare di dare una fisionomia piuttosto precisa a questa didattica digitale. Una cosa è certa ovvero che gli insegnanti non si possono limitare a dare dei compiti a casa perché è un loro dovere dare i voti e nel contempo è un diritto per gli studenti riceverli.
Riguardo la modalità di valutazione saranno i professori a decidere come poter procedere, ma una cosa è certa ovvero che non ci sarà il 6 politico. E’ questo quanto dichiarato dal Ministro. “Il solo invio di materiali o la mera assegnazione di compiti dovranno essere abbandonati”, avverte il Miur, che ha dato disposizione a tutti gli insegnanti di evitare di caricare troppo i ragazzi, evitando di far trascorrere loro molto tempo davanti alla televisione.
Esami di maturità, cosa cambierà
“Sto prospettando diversi scenari, l’esame sarà serio e sarà tarato sulla base degli apprendimenti raggiunti”, ha fatto sapere ancora la Ministra. Stando a quanto è emerso in queste ore, pare che gli esami di stato inizieranno quindi 17 giugno ed al momento si sta valutando di ridurre le commissioni dove non ci saranno professori esterni ma soltanto i docenti della classe con un presidente esterno che dovrà valutare la preparazione degli alunni. Modifiche anche per la seconda prova che potrebbe in qualche modo dover necessariamente essere adeguata al programma svolto o nella peggiore delle ipotesi, verrà abolita. All’esame verranno ammessi tutti gli alunni anche coloro che nel primo quadrimestre avevano presentato delle insufficienze.
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