Sua nonna, la regina Elisabetta, gli ha impedito di partecipare a Londra alle celebrazioni per il giorno della Rimembranza assieme alla famiglia reale. E il principe si è infuriato: al braccio di Meghan, incinta del secondo figlio, ha inscenato a Los Angeles una cerimonia fai-da-te. Ma non è bastato e Harry ha dichiarato guerra ai parenti: «Non possono cancellarmi così». D’ora in avanti cercherà più visibilità, anche sei suoi gesti potrebbero non essere consoni all’etichetta reale.
Dicono che l’aria che si respira nella loro casa milionaria nel sobborgo “chic di Los Angeles sia diventata piuttosto pesante. Mentre Meghan organizza con precisione certosina i prossimi impegni pubblici, coccola Archie e pianifica ogni aspetto della nuova gravidanza, Harry si aggira per le stanze con il volto scuro, studiando un cambio di strategia nei suoi rapporti con i suoi parenti reali a Londra.
Quel che è accaduto è sulla bocca di tutti e per il principe ha un sapore amaro. Da ex militare avrebbe voluto partecipare alle commemorazioni per il giorno della Rimembranza in cui si onorano i morti sul campo di battaglia della Prima guerra mondiale. Sarebbe tornato a Londra – cosa che finora ha evitato di fare – per essere presente accanto ai parenti per la prima volta da marzo scorso. Aveva già preparato la valigia. Lo stop che mai si sarebbe aspettato è arrivato proprio dalla sovrana.
Gli ha fatto sapere, senza mezzi termini, che la famiglia reale non è un soprammobile che si mette in una stanza o si occulta a piacimento. Otto mesi fa Harry ha deciso addirittura di relegarlo in soffitta. E dunque niente luci della ribalta e niente palco per lui. E così una ombrosa regina vestita di nero – come vuole la tradizione – e con la mascherina in tinta ha presenziato al giorno della Rimembranza, nonostante i medici di corte le avessero detto che alla sua età sarebbe stato meglio rispettare l’isolamento da Covid.
Compunte e ben distanziate al balcone di Buckingham Palace si sono affacciate anche Kate e Camilla. Harry: non pervenuto. Uno smacco a cui il principe ha deciso di rispondere andando a deporremna corona di papaveri al cimitero militare di Los Angeles, con al braccio Meghan di nero vestita e a favore dei fotografi. La mossa, che è stata molto criticata in Gran Bretagna, indica un cambio di passo del principe. Finora ha vissuto nella sua nuova patria (ma fino a che punto lo è?) al traino di una ambiziosa Meghan che negli impegni pubblici comuni si è ricavata un ruolo di primo piano. Rispetto alla famiglia, Harry ha sempre cercato una mediazione, evitando gesti non consoni all’etichetta reale.
Essere bandito dalle celebrazioni del giorno della Rimembranza, però, lo ha fatto sentire ignorato. «Hanno intenzione di cancellarmi, ma non glielo permetterò», deve aver pensato Harry. La visita al cimitero di Los Angeles è solo il primo atto di una dichiarazione di guerra alla famiglia reale. Per il futuro il principe cercherà di crearsi un proprio ruolo e poco importa se i suoi gesti andranno a sovrapporsi a quelli dei parenti.
A corte Harry ricorda il prozio Edoardo Vili che lasciò il trono per sposare l’americana divorziata Wallis Simpson (vedi box sotto). La loro storia occupò le pagine dei giornali. E, contro i tabloid, rei di aver pubblicato una sua lettera a papà Thomas, Meghan ha fatto causa. Anche se la sua difesa intentata sul rispetto della privacy vacilla: quella lettera fu scritta anche con l’aiuto di funzionari di corte. Altro che riservatezza!
Il rapporto dei reali con la stampa è sempre stato travagliato: nei giorni scorsi è emerso che l’intervista della principessa Diana alla Bbc, in cui lei confessò l’infedeltà di Carlo, le fu estorta con un inganno. Alcune ricevute sarebbero state falsificate spingendo Lady Da cercar vendetta contro la famiglia reale.
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