L’argomento ‘pensioni’ in Italia in queste settimane sembra essere un tasto davvero dolente e sono molti gli utenti sul web che pongono le loro domande a chi si occupa dell’argomento in questione. Non a caso, ecco che oggi l’attenzione si pone su una richiesta davvero particolare: è possibile usare i contributi di altri familiari per incrementare il proprio assegno mensile?
Dubbi sulla quota 100 fino al 2021?
Nel corso degli anni abbiamo avuto modo di vedere cambiare più volte l’accesso alla pensione sia di vecchiaia che contributiva con la quota 100, sulla quale ci sono parecchie incertezze fino al 2021. L’età minima per l’accesso è stata aumentata di volta in volta e sono state davvero tante le persone che hanno fatto in modo di poter fare accesso allo loro fondo, anche attraverso il conteggio di un assegno mensile derivante dalla pensione contributiva. Facciamo, dunque, riferimento a quel fondo pensionistico che viene determinato a seconda degli anni di contributi che sono stati versati da parte di coloro che ne avessero necessità anche molto in anticipo negli anni per via, ad esempio, di problemi di salute subentrati. Si tratta di quei casi in cui la pensione contributiva può essere rinnovata ogni periodo previsto dalla legge o dal momento in cui questa resta definitiva.
A ogni modo, una delle domande che spesso viene posta dagli utenti del web riguarda la possibilità di integrare i contributi di un familiare, al fine di aumentare il proprio assegno mensile a prescindere dal fatto che si tratti di pensione contributiva o di vecchiaia.
Pensione, possibile una cessione dei contributi?
Come raccontato anche da NotizieOra.it, sono sempre di più le persone che chiedono di poter usare a loro favore i contributi di un familiare.
Ricordiamo, comunque sia, che per fare accesso a un fondo di previdenza è necessario poter fare un conteggio dei contributi che devono esser stati versati durante l’attività lavorativa che si è svolta negli anni precedenti ma, per quanto riguarda la domanda in precedenza, la risposta è negativa.
Il ‘no’ da parte dell’Inps
Ebbene sì, per tutti coloro che volevano trovare un escamotage per agevolare la loro posizione mensile con qualche centinaio di euro in più usufruendo dei contributi di un parente… la risposta, purtroppo, da parte dell’Inps è negativa dato che si tratta di posizioni non cedibili a terzi nemmeno nei casi in cui si tratta di una moglie che vorrebbe usufruire dei contributi versati dal marito defunto, al fine di incrementare il proprio assegno mensile.
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