Pensione anticipata 55 anni, quali sono le possibilità ad oggi?



Parliamo di pensione anticipata e nello specifico della possibilità di poter uscire anticipatamente dal mondo del lavoro con 55 anni. Quali possibilità ci sono a riguardo? La pensione anticipata sicuramente è ormai una vera e propria speranza per molti lavoratori, vista la crisi che ha investito il nostro paese tanti anni fa e dalla quale purtroppo non siamo più usciti.



In questi ultimi anni, molti hanno perso il proprio posto di lavoro e tanti sono i laboratori considerati troppo giovani per la pensione ma troppo vecchi anche per poter lavorare. È proprio per questa categoria di lavoratori che il governo in questi anni ha cercato in qualche modo di intervenire per dare loro una sorta di tutela e possibilità di poter uscire anticipatamente dal mondo del lavoro. Nel caso in cui un lavoratore si trovi ad avere 55 anni, che possibilità ha di andare in pensione anticipatamente? Vediamo le possibilità.

Pensione anticipata con solo 55 anni, quali sono ad oggi le possibilità?

Purtroppo avendo soltanto 55 anni, non sembra ci siano tante possibilità di poter uscire anticipatamente dal mondo del lavoro. Per quanto riguarda la pensione anticipata, è possibile soltanto accedere con i contributi maturati senza dover necessariamente fare riferimento all’età anagrafica, ma comunque bisogna aver maturato un montante contributivo piuttosto alto. Si parla infatti di 42 anni 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per quali si è pensato ad un piccolo sconto. Ci sarebbe poi il sussidio ape sociale, ovvero quella misura previdenziale che darebbe la possibilità di ricevere un assegno pari alla pensione per 13 mensilità che potrebbe poi trasformarsi nella pensione di vecchiaia una volta raggiunti i requisiti ovvero 87 anni di età e 20 anni di contributi.

Ape sociale, cosa prevede la misura pensionistica anticipata?

Per quanto riguarda l‘Ape sociale nel caso in cui si parli di lavoratori disoccupati attualmente bisogna avere raggiunto 63 anni di età e maturato 30 anni di contributi. Il lavoratore disoccupato, inoltre pare debba aver terminato la naspi da almeno tre mesi. Tuttavia, nonostante si tratti di una misura molto importante l’unico problema che potrebbe presentarsi è proprio quello relativo all’età visto che parliamo di 63 anni di età compiuti. Bisognerà attendere la nuova riforma per capire se potranno esserci degli esiti diversi e quindi l’introduzione di nuove misure che magari possono prevedere un requisito inferiore ai 62 anni.Non resta, quindi, che attendere per capire se per questi lavoratori potranno esserci nuove possibilità.



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