La morte di Gigi Prietti ha lasciato un vuoto incolmabile, non solo nel cuore della sua famiglia, ma anche in quello di tutte le persone che lo conoscevano. Il noto attore e comico romano si è spento nel giorno del suo 80imo compleanno e ieri si sono celebrati i funerali. Tanti i colleghi a dargli l’ultimo saluto, tra cui Paolo Bonolis, Enrico Brignano e Paola Cortellesi.
Tutta l’Italia è ancora profondamente scossa dal suo improvviso addio. Gigi Proietti possiamo dire che ha divertito ed emozionato intere generazioni. Ad oggi, in tanti si chiedono quali siano stati i reali motivi che lo avrebbero condotto al decesso. A dare qualche dettaglio in più su l’accaduto, Dagospia che ha affermato una cosa molto importante: dietro la morte di Gigi Proietti ci sarebbe molto di più che un infarto.
Gigi Proietti morto nel giorno del suo 80imo compleanno
Lo scorso 2 Novembre, giorno del suo 80esimo compleanno, il noto attore italiano ci ha detto addio, dopo un lunghissimo ricovero a Villa Margherita. E proprio nella struttura tra il primo e il due novembre che le sue condizioni sono peggiorate in pochissimo tempo, fino a condurlo al decesso. Lo specialista Fabrizio Lucherini, ha rivelato ad Androkonos che Gigi Proietti purtroppo era gravemente malato di cuore.
Dopo una tac effettuata poco prima della morte, le sue condizioni sono apparse critiche e si è subito pensato al peggio. Inizialmente come è noto a tutti, la causa riconducibile al decesso è stato un infarto. Ma secondo Dagospia questo non sarebbe tutto.
Come è morto l’attore e comico romano? Le rivelazioni di Dagospia
Come riporta il magazine online di Alberto Dondolo, oltre un anno fa, Gigi Proietti si è sottoposto ad un delicato intervento all’aorta. L’intervento, però, non sarebbe andato come si sperava e infatti sono apparse complicanze che poi gli hanno portato problemi in seguito. I funerali dell’attore come già detto in precedenza si sono tenuti ieri 5 novembre alle 12.00 a Roma. Un rito Funebre suddiviso in tre importanti tappe.
Al Globe Theatre di Villa Borghese, teatro shaekspiriano tanto amato e voluto dall’attore romano, tanti artisti e allievi hanno potuto omaggiarlo con pensieri personali per l’ultimo addio. La messa finale, invece, è stata celebrata nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo. Commovente, l’omaggio dell’amico e collega Enrico Brignano, che con la voce rotta dal dolore ha salutato il suo mentore ammettendo di non riuscire a pronunciare la frase ‘non ci sarai più’.
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