Nuovo lutto nel mondo per la redazione de Le Iene che ha detto addio a una collega morta improvvisamente. Un dolore grande che arriva dopo la scomparsa di Nadia Toffa avvenuta il 13 agosto del 2019. La donna era tornata da un viaggio in Nigeria che per lei è stato fatele, ecco di chi si tratta.
Lutto a Le Iene
Nel corso dei mesi scorsi abbiamo avuto modo di venire a conoscenza della tragedia legata alla morte di Nadia Toffa, deceduta due anni dopo la sua lotta contro il cancro. Un dolore che ha segnato non solo tutti coloro che l’avevano sempre sostenuta, ma anche i colleghi che hanno ammesso come nulla sarebbe più stato lo stesso nella redazione dopo il suo addio.
Oggi ecco che a tenere banco nel mondo dell’informazione è la scomparsa della giornalista Loredana Guida. La donna è deceduta a causa della malaria dopo tredici giorni di coma e ricovero presso l’ospedale di Agrigento. La giornalista era tornata pochi giorni prima da un viaggio in Nigeria e tutti avrebbero sottovalutato i suoi malesseri. Una tragedia che poteva essere, dunque, evitata?
Addio a Loredana Guida
Come abbiamo a avuto modo di spiegare precedentemente, la redazione de Le Iene ha dovuto dire addio a un’altra collega ovvero Loredana Guida. La donna si era recata in Nigeria e al suo rientro ha cominciato ad avvertire dei malesseri, si è subito recata all’ospedale abbandona in un primo momento dopo nove ore di attesa.
Nell’articolo pubblicato dalla redazione de Le Iene hanno scritto: “Loredana è entrata in coma dopo 5 giorni dalla prima visita al pronto soccorso. Non è servito a salvarla neppure il tentativo di cura con un farmaco che sarebbe dovuto arrivare da Messina. Dopo 8 giorni, è morta. Perché nessuno ha preso come campanello d’allarme quel viaggio in Africa? Loredana l’aveva detto subito al primo ingresso in pronto soccorso”.
“Non si può morire così”
A far eco alla rabbia de Le Iene è stato anche il giornalista Silvio Schembri che nel suo messaggio di cordoglio scrive: “Ci ha lasciati una persona meravigliosa, una bravissima giornalista a cui ho voluto bene”. Il giornalista, in fine, conclude dicendo: “È impossibile calcolare il tempo trascorso insieme, fianco a fianco, dentro e fuori la redazione. Ho iniziato a fare questo lavoro con te, quasi 13 anni fa. In questa giornata niente ha un senso, ho voglia di spaccare tutto. Nel 2020 non è accettabile morire così”.
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