La trilogia si è conclusa ma, a distanza di anni, la web-serie targata Lory del Santo continua a far discutere. In molti vorrebbero che la regista realizzasse una quarta stagione e che Lona, Zora, i Black-Angels e tutti gli altri personaggi, a metà strada tra romanzo e realtà, prendessero nuovamente forma e seguitassero quel racconto surreale che tanto è piaciuto ai cybernauti.
Capostipite di una nuova arte, di un nuovo modo di fare cinematografia, futuristico e accessibile a qualsiasi livello socio-culturale, fruibile da un’utenza variegata e composita, Lory del Santo è stata anche capace di lanciare quei suoi protagonisti emblematici nel panorama della televisione che conta.
Basti pensare alla stessa Lona, all’anagrafe Gloria Patricia Contreras, mannequin di fama internazionale e reduce dalla playa desnuda in una delle ultime edizioni de “L’isola dei famosi” a cui ha partecipato, proprio di recente, anche l’esuberante Sarah Altobello, sosia di Melania Trump da Bari, nei panni di una modella un po’ sopra le righe, solo per citarne alcuni.
Ma il leit-motiv del capolavoro “dalsantiano” che ne ha decretato lo straordinario successo telematico con oltre 30 milioni di click solo su YouTube, è senza dubbio l’abbondanza di corpi nudi o semplicemente celati da vesti succinte al limite dell’impensabile, bagnati, sudati, genuinamente eccitati e provocatoriamente conturbanti che hanno affollato i pensieri più reconditi dei followers di ogni età.
Guardie del corpo, paladine della giustizia, trans, travestiti, gay e lesbiche e, ancora, arrampicatrici sociali, manager arroganti, semplici autisti, aspiranti malvagi, broker di successo, segretarie accondiscendenti e chi più ne ha più ne metta, questi alcuni dei tipi che hanno reso le storie della ex soubrette di “Drive In” storie di tutti e in cui tutti sono riusciti a ritrovare la propria immagine o l’alter ego riposto.
Prodromo di un genere che non si è ancora ben delineato, che non è ancora completamente formatosi, “The Lady” è un capolavoro di arte contemporanea che trascende i limiti del contenitore telematico e si fa letteratura.
Lory del Santo, al pari dei più grandi autori della classicità latina e greca, ha posto in scena delle maschere, tratteggiando degli stereotipi che ben rappresentano, pur nella loro fissità, la varietà di sentimenti e di intenti di stampo moderno. Ci sarà o no, dunque, la quarta stagione di “The Lady”? Lo abbiamo chiesto direttamente alla regista, raggiungendola a Milano.
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