Una delle giornaliste più acclamate di casa Sky ha deciso di lasciare la redazione sportiva in concomitanza con l’ultima partita di Champion League, stiamo parlando proprio di Ilaria D’Amico attuale compagna di Gigi Buffon. Si tratta di un addio definitivo al giornalismo?
Ilary D’Amico, tempo di bilancio a Sky
Ilaria D’Amico è stata una delle prime giornaliste del mondo dello sport a catturare il pubblico per la sua bellezza, spesso protagonista anche del gossip ha trovato la sua serenità sentimentale al fianco di Gigi Buffon con il quale ha avuto modo di allargare anche la sua famiglia.
Adesso però, per Ilaria D’Amico è giunto il momento di tirare le somme e fare anche dei bilanci: “Sono stati anni incredibili e belli, iniziati quando eravamo piccoli ma con tanta forza e tante valige vuote da riempire. Queste valige le abbiamo riempite assieme a voi e a questa azienda, con la quale sono diventata una pioniera. I nostri traguardi li abbiamo tagliati assieme, mai da sola. Non lo sono mai stata in questo percorso”, dichiara durante la messa in onda del programma Sky che ha condotto per l’ultima volta.
L’addio a Sky di Ilaria D’Amico
Impossibile ma vero, dopo molti anni di collaborazione con la redazione sportiva di Sky e i successi ottenuti insieme e grazie ad essa, ecco che Ilaria D’Amico è pronta iniziare nuove avventure lavorative che non sono state rese note.
A ogni modo, Ilaria D’Amico nel suo discorso di addio continua dicendo: “È stato bellissimo, e non lo sarebbe stato altrove. A Sky la filosofia è il merito, e chi lo merita viene aiutato a crescere e a raccontare storie”.
“Questo è un orgoglio”
Ilaria D’Amico, dunque, ha creduto fin da subito al progetto ambizioso di Sky che negli anni ha donato i suoi frutti e un gran successo per tutti i giornalisti che hanno collaborato e che ancora oggi continuano a collaborare con l’azienda.
Non a caso, nel suo discorso Ilaria D’Amico evidenza quanto detto e conclude dichiarando: “Ogni minuto di diretta mi sono divertita e appassionata. A Sky ho trovato i migliori compagni di viaggio. Siamo partiti che eravamo molti di meno, e oggi siamo un punto di riferimento. Questo è un orgoglio. Ora il pensiero va a chi sta crescendo; non dovranno perdere la voglia di raccontare, emozionarsi, stupire, ma anche graffiare e far emergere contraddizioni. Siamo giornalisti, non reggi-microfono. È stato un percorso unico, ma non vi lascio. Il calcio sarà sempre con me. Finisco ma non finisco. Ci rivedremo”.
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