Iva Zanicchi ha spento 80 candeline una vita vissuta intensamente all’insegna di coraggio e schiettezza



Iva Zanicchi il 18 gennaio spegne 80 candeline. Nata a Ligonchio, in provincia di Reggio Emilia, nel 1940 inizia ad esibirsi nelle balere della sua regione. Una lunga e fortunata carriera che la vede tre volte vincitrice di Sanremo mentre per lei hanno scritto grandissimi autori come Franco Califano, Paolo Conte, Lucio Battisti, Roberto Vecchioni, Mogol, Umberto
Balsamo, Zucchero e Tiziano Ferro; conduttrice per ben tredici anni di Oh, il prezzo e giusto, opinionista e scrittrice, insomma, un’artista poliedrica ed amante delle sfide.



La sua lunga carriera inizia nel 1960 quando, durante il mitico Campanile sera, si esibisce per la prima volta in tv e sarà proprio il padrone di casa del programma, il grande Mike Bongiorno, a cucirìe addosso l’appellativo di “Aquila di Ligonchio” sottolineando i naso importante dell’allora ventenne Iva. Nel 1964 arriva il grande successo di Come ti vorrei, cover della splendida Cry tome di Salomon Burke e nel 1967 la prima vittoria al Festival di Sanremo insieme a Claudio Villa con Non pensare a me, cui seguono quelle del 1969 con Bobby Solo grazie al brano Zingara e quella del 1974 con Ciao cara come stai, in cui figura tra gli autori un giovane Cristiano Malgioglio.

Artista di talento e donna sempre schietta, non ha mai fatto mistero della sua vita privata, confessando di aver tradito suo marito e di essere rimasta vergine fino a ventisei anni; non mancano le curiosità su di lei: ha yissuto una breve amicizia col poeta Giuseppe Ungaretti che conobbe a Salsomaggiore Terme, è stata la prima cantante italiana ad esibirsi a New York al Madison Square Garden. Coraggiosa e diretta, Iva, non si è fatta mancare proprio nulla: nel 1979 è apparsa senza veli sulla cover di Playboy, ventanni dopo si è schierata con Silvio Berlusconi, si è insediata nel 2008 e 2009 al Parlamento Europeo con Forza Italia ed è stata eurodeputata del Popolo delle Libertà dal 2009 al 2017.

La musica, la politica, ma anche la scrittura che la vede autrice dei libri Polenta e castagne nel quale racconta le sue umili origini, Iprati di Sara e Nata di luna buona. Iva è madre di Michela, nata nel 1967 dall’unione con l’allora direttore della sua casa discografica Tonino Ansoldi; la donna non ha seguito le orme materne, è psicologa ed ha due figli e, più volte, con umiltà, l’artista ha ammesso di non aver goduto a pieno la crescita di Michela a causa dei suoi viaggi di lavoro mentre ha un ottimo rapporto con i nipoti. Da oltre trent’anni, Iva è legata a Fausto Pinna e, anche se non si sono mai sposati, si dichiarano da sempre marito e moglie. Auguri, Iva!



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