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Il sogno di Silvia Toffanin, la verità sulla carriera: voleva far altro?



L’attenzione mediatica continua a rimanere concentrata sulla vita di Silvia Toffanin, nonostante questa cerchi sempre il modo di tenere la cronaca rosa fuori la porta di casa. Oggi a tenere banco troviamo la vita che la conduttrice di Verissimo faceva prima di diventare una famosa conduttrice in casa Mediaset.



Silvia Toffanin la vita privata

Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, Silvia Toffanin ha sempre cercato di mantenere il massimo riservo su quella che è la sua vita privata fuori dagli studi di Mediaset.

Della Toffanin sappiamo che da circa vent’anni è legata a Pier Silvio Berlusconi dal quale ha avuto due bellissimi figli, ma ancora oggi i fan si chiedono se la coppia si sia sposata in gran segreto oppure no. Un alone di mistero che caratterizza la vita privata di Silvia Toffanin, la quale cerca di custodire gelosamente. A ogni modo, ecco che l’attenzione mediatica torna a concentrarsi sulla conduttrice e la domanda che attualmente i fan si pongono è la seguente: qual era il lavoro della Toffanin prima di diventare famosa?

Il sogno di Silvia Toffanin

Silvia Toffanin, dunque, è arrivata nel mondo della televisione quando era solo una giovane ragazza in cerca della sua strada, la quale comunque fossero andate le cose era davanti le telecamere. Silvia Toffanin, quindi, ha seguito un obiettivo dritto davanti a sé finché non ha trovato la sua vocazione nella conduzione e un progetto in cui credere, ovvero quello di Verissimo che cura da oltre 10 anni.

A svelare il lavoro che Silvia Toffanin faceva prima di diventare famosa è stato proprio Rosario Fiorello che a Viva Rai Replay ha dichiarato: “Lei da giovane prima di fare la modella ha fatto la barista e la signora delle pulizie, ha detto pure che suo padre non la faceva uscire di casa con amici maschi”.

“Avevo iniziato a lavorare molto”

A sostenere Silvia Toffanin in questi anni sono sempre stati i genitori che hanno creduto insieme a lei nei suoi sogni. Nel momento in cui il lavoro per la compagna di Pier Silvio Berlusconi è arrivato, aumentando poi pian piano, ecco che i genitori le avrebbero detto: “Vai, viaggia’ diceva mamma, ‘Non fare come me che sono rimasta qui’. Lo stesso, mio padre. Era come se mi stesse dicendo: ‘Io ti ho insegnato a camminare, ora tocca a te’. Milano, Parigi, Atene, Londra, Barcellona. Avevo iniziato a lavorare molto. Me ne sono andata di casa che avevo sulla parete i poster di Claudia Schiffer, sul letto i pupazzi, ed è ancora tutto lì”.



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