Leggendo l’esplosiva biografia sulla vita di gioie e dolori dei principi William e Harry di Robert Lacey, tutt’altro che un pettegolo, bensì uno storico fatto e finito, scopriamo che dentro le mura della compassata Corte inglese si piange, si urla e si sacramenta come in tutte le famiglie di questa terra. Battle of Brothers: William and Harry – The Inside Story of a Family in Tumult, in uscita il 15 ottobre, che sta facendo un gran baccano, parla, come si intuisce dal titolo, del conflittuale rapporto tra i due principi, in crisi da ben prima della Megxit.
Altro che fratellanza frantumata dal ciclone Meghan. In particolare Lacey, per la prima volta, fa luce sulla figura di William di Cambridge, il futuro re, che il Palazzo ha fatto di tutto per presentare come “l’angioletto” tra i due. In fondo Harry non ha mai nascosto di essere un discolo, ora redento. Negli anni lo abbiamo visto: uscire sbronzo dai night, nudo con le mani a coprire i “gioielli” della Corona in un hotel di Las Vegas, mettere la lingua in bocca a un bel po’ di ragazze, indossare la fascia nazista a una festa in maschera; sappiamo anche che a Eton fumava erba, parecchia, e sbevazzava. Ma sul duca di Cambridge la stampa si espone poco o niente. Lo storico sostiene che l’erede al trono, invece, è tutt’altro che un’acqua cheta: è un godereccio al pari del fratello, gli piacciono le feste e le ragazze e non disprezza qualche bicchiere di quello buono. Per lo meno così era da ragazzo. Lacey scrive anche quello che tutti tacciono: che Willian ha un carattere terribile, nel vero senso della parola.
Lo scrittore rivela che quando a gennaio i Sussex hanno annunciato al mondo che stavano per levare le tende e mollare i Windsor, Wiliam era talmente furibondo da rifiutarsi di pranzare con Harry e la regina (cui deve obbedienza) prima del summit a Sandringham che ha deciso i termini del divorzio. Il principe ha lasciato deliberatamente da sola Elisabetta, che cercava di placare gli animi incandescenti dei due fratelli, con Harry. Da Battle of Brothers si scopre, anche che, tra tutti in famiglia, il duca di Cambridge è stato l’unico veramente diffidente, per non dire avverso, nei confronti di Meghan Markle; o per lo meno William non voleva doverla accogliere in famiglia così in fretta, a differenza del principe Carlo e della regina, che erano invece favorevolmente colpiti dall’attrice.
Quando Harry, dopo effettivamente pochi mesi, ha manifestato il desiderio di maritarsi con l’attrice, William ha dato di matto e ha chiesto allo zio Charles Spencer, fratello di Diana, di chiedergli di rallentare. Può anche darsi che volesse in realtà salvaguardare il fratello minore, ma la reazione di Harry è stata furiosa. Il rapporto tra i due fratelli si è lacerato del tutto, rapporto che già era molto meno idilliaco di quello che gli addetti stampa della Corte avevano fatto credere per decenni: sembra che i due principi non abbiano mai esitato a dirsi, in modo franco, quello che pensavano l’uno dell’altro. Prendendosi anche a pesci in faccia.
Del caratterino di William ne sa qualcosa Kate Middleton, che per un decennio, negli anni 2000, è stata la fidanzata che non voleva sposare. Anche Battle of Brothers ricorda che i due si sono lasciati nel 2004 e nel 2007 (anche se gli amici a certa stampa hanno spifferato che le crisi sono state ben più numerose) e tutt’e due le volte è stato lui a mollarla: la prima volta perché si sentiva ancora giovane e voleva godersi la vita, e la seconda… pure. Con un’aggravante, però: nel 2007 aveva perso la testa per la bella e bionda e aristocratica Isabella Calthorpe, sorella di Cressida Bonas, poi legata due anni a Harry.
Isabella, lusingata, si è fatta corteggiare per qualche settimana dal bel principe, ma poi gli ha detto chiaro che mai avrebbe accettato di diventare la moglie del futuro re, troppe responsabilità. William è tornato subito da Kate, impalmandola, però, solo nel 2011, quindi la Middleton ha dovuto attendere altri quattro anni. Va detto che a Harry è stata perdonata qualsiasi cosa (anche ora è sempre e solo colpa di Meghan, non sua), a William no, da futuro re non può sbagliare un passo. Eppure anche l’erede al trono ha dovuto affrontare dolori più grandi di lui: aveva 12 anni quando ha sentito la madre ammettere che aveva avuto una relazione con lo “zio” James Hewitt durante la famosa intervista del 1994 e Lacey rivela che, ascoltandola, è scoppiato a piangere; chiamato al telefono dalla mamma a Eton, si è negato. Anche lui, al pari di Harry, ha perso la madre Diana in quel maledetto incidente del 1997. E aveva solo 15 anni.
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