Sono momenti di dolore per l’attore che per anni ha interpretato il protagonista della serie Dawson’s Creek, James Van Der Beek. L’attore attraverso un lungo messaggio su Instagram ha voluto raccontare ai fan il dolore per via del lutto subito.
Il lutto a Dawson’s Creek
Nel corso degli anni i protagonisti della serie di Dawson’s Creek hanno avuto modo di far parlare di sé non solo per i successi lavorativi, ma anche per la loro vita personale.
In particolar modo, James Van Der Beek e la moglie Kimberly hanno messo su famiglia insieme ai loro quattro bellissimi figli, biondi e belli come loro… una famiglia arricchita dall’affetto e la gioia che ognuno di loro hanno portato nella vita de genitori. Nonostante tutto, ecco che James Van Der Beek con il cuore dilaniato dal dolore ha annunciato un lutto che ha stravolto le loro vite in un momento in cui per loro tutto stava per cambiare.
“È stato brutale”
L’attore James Van Der Beek ha deciso di rompere il silenzio attraverso un lungo messaggio su Instagram dove è possibile leggere il racconto che questo ha fatto circa la perdita del quinto figlio che lui e la moglie aspettavano da qualche settimana.
Nel messaggio scritto dall’attore della nota serie degli anni 90’ si legge: “Dopo aver subito un aborto brutale e molto pubblico lo scorso novembre, siamo stati felicissimi di apprendere di essere incinta. Questa volta, abbiamo tenuto le notizie per noi. Ma lo scorso fine settimana, ancora una volta, 17 settimane in … l’anima che eravamo stati entusiasti di accogliere nel mondo aveva lezioni per la nostra famiglia che non includevano unirsi a noi in un corpo fisico vivente. Abbiamo portato @vanderkimberly all’ospedale in ambulanza per un’altra notte straziante di trasfusioni di sangue”.
Il messaggio di James Van Der Beek
Van Der Beek, dunque, ha voluto scrivere una lettera per raccontare ai fan cosa stesse succedendo nella sua famiglia ma pienamente cosciente dal fatto che al mondo ne è l’unico a patire un dolore simile.
Non a caso il messaggio di James Van Der Beek si conclude nel seguente modo: “Il mondo sta soffrendo in questo momento. C’è negazione, shock, intorpidimento, rabbia – tutti i vecchi schemi a cui ci aggrappiamo quando viene scoperto il trauma profondo. E non ci sono parole per alleviare quel dolore … per rendere meno doloroso il processo o risolverlo rapidamente. Ma la via d’uscita? Inizia con una contemplazione aperta e senza cuore di questa domanda: come possiamo prenderci più cura l’uno dell’altro?”.
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