Bufera intorno ad uno dei protagonisti di questa nuova edizione del Grande Fratello Vip. Stiamo parlando di Fausto Leali, ovvero il cantante che soltanto due sere fa è entrato all’interno della casa più spiata d’Italia e pare che si sia lasciato già andare ad alcune dichiarazioni che hanno in qualche modo lasciato un po’ perplessi. In realtà Fausto Leali sembra essere finito al centro di una polemica a poche ore dall’inizio di questa nuova edizione del Grande Fratello vip dopo aver fatto alcune dichiarazioni sul fascismo e sul regime di Benito Mussolini.
Grande Fratello Vip, è polemica per le dichiarazioni di Fausto Leali
Sembra proprio che chiacchierando con altri inquilini, l’artista ad un certo punto abbia esaltato l’operato del Duce, sottolineando come spesso quando si fa qualcosa di cattivo tutte le cose positive passano in secondo piano. Poi, confrontandosi con gli altri concorrenti, sembra che Leali abbia detto “Hitler era un fan di Mussolini”. Dopo queste dichiarazioni sembra che i telespettatori che hanno ascoltato queste frasi Sono insorti sui social network ed hanno dato il via ad una polemica infinita.“Ha fatto cose per l’umanità, le pensioni…Poi è andato con Hitle .Hitler, nella storia, era un fan di Mussolini”, ha dichiarato ancora Leali.
Quest’ultimo però non si sarebbe limitato a queste dichiarazioni, ma avrebbe ancora aggiunto “Se fai nove cose buone e una cattiva verrai ricordato per quella cattiva”. Ad ogni modo, sembra che i telespettatori non abbiano tanto gradito queste esternazioni del cantante e sui social è scoppiata una vera e propria polemica. Diversi sono stati i commenti arrivati da diversi utenti.
Dichiarazioni su Fascismo e Mussolini, piovono critiche sui social
Uno ad esempio su Twitter scrive: “’Mussolini verrà ricordato per aver fatto delle cose strepitose. Hitler era suo fan’: due pazzi che hanno sterminato, torturato, e questo dice che ha fatto delle cose strepitose. Che schifo”. Un altro, poi aggiunge: “Leali parlando di un documentario su Mussolini: è proprio vero che anche se nella vita fai tante cose belle poi ti ricordano solo per quelle brutte. Infatti anche noi ti ricorderemo per questa figura di m***a e per la squalifica che arriverà a breve, ciao Fausto”.In molti chiedono addirittura la squalifica del cantante, ma cosa deciderà di fare il GF, che a quanto pare ha già censurato queste immagini? Questa nuova edizione del reality sembra essere già iniziata col botto, dopo le dichiarazioni di Leali, l’abbandono di Flavia Vento e il mistero sulle condizioni di salute di Zorbi.
Siamo messi proprio male. Vista la polemica, lo siamo in qualsiasi caso. Fausto Leali esprime una propria opinione, condivisibile o meno? Se non ha il diritto di farlo, solo perché l’argomento è Mussolini e indirettamente il fascismo, ebbene si è fascisti in questo modo di pensare. Fausto Leali dice qualcosa di falso? Forse si può entrare nel merito delle proporzioni (9 cose giuste e una sola sbagliata) e considerare queste troppo a favore del fascismo? Idem come prima. Considerato che il fascismo era comunque una dittatura, con tutto quel che ne consegue nei confronti dei diritti della popolazione ma in ogni caso per il resto è da equiparare a qualsiasi governo. Governo che, se si in un contesto dittatoriale o meno, ha comunque egualmente gli stessi obiettivi amministrativi e governativi. Il sospetto che si pretenda un’affermazione del tipo: ‘il fascismo ha fatto solo ed esclusivamente delle cose sbagliate’ è palese. Che tale modo di vedere le cose sia ideologico e al confine dell’assurdo, altrettanto.
Salvatore, io ancora non ho capito, malgrado i miei 80 anni, se vivo in un Paese di stupidi comunisti o di furboni che con Mussolini ci marciano perché va di moda. E’ del tutto impossibile che un uomo solo al comando – acclamato e venerato per un da incontenibili masse pronte ad applaudirlo senza baionette puntate alla schiena dai fascisti – non abbia fatto per un ventennio anche qualcosa di buono: lo dice la logica delle masse!
Mi permetto di mandarti ciò che dichiararono agli organi di stampa, su Mussolini il giorno dopo il suo assassinio, i capi di Stato più importanti del momento:
Dissero di Lui
La morte di Benito Mussolini avvenne il 28 aprile 1945 a Giulino, frazione del comune di Tramezzina, in provincia di Como, a colpi di arma da fuoco. Con lui venne assassinata Claretta Petacci: colpevole solo di un’innamoramento non permesso dagli esecutori della condanna a morte del Duce. Emessa non da un tribunale ufficialmente costituito ma da partigiani nei provvisori panni di “Giustizieri del Popolo”.
Il capo del Fascismo e della Repubblica Sociale Italiana si trovava in stato di arresto, catturato a Dongo il giorno precedente dai partigiani della 52a Brigata Garibaldi comandata da Pier Luigi Bellini delle Stelle. In una serie di cinque articoli su quotidiano l’Unità del marzo1947, il comandante partigiano Walter Audisio, detto Colonnello Valerio, ha raccontato di essere stato l’unico autore dell’uccisione, nell’ambito di una missione cui avevano partecipato anche i partigiani Aldo Lamprede “Guido Conti” e Michele Moretti “Pietro Gatti” per mettere a punto l’Ultimatum del 19 aprile 1945 secondo l’articolo 5 del Decreto per l’amministrazione della giustizia: Approvato a Milano il 25 aprile da chi non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi giudice al di sopra di ogni sospetto.
La responsabilità dell’esecuzione venne rivendicata dal Comitato di Liberazione, ma solo dopo lo sbarco in Italia degli Anglo-Americani…cioè a guerra persa.
Ebbene, ecco cosa dissero di lui:
Alfredo Panzini nel 1914: “Mussolini ha rivelato un notevole coraggio civile, dispregio dei suoi particolari interessi politici.
Trotskj nel 1923: “ I socialisti hanno perduto l’unica carta seria, Mussolini, l’unico uomo che avrebbe potuto fare la rivoluzione socialista.
Winston Churchill nel 1925: “ Il genio romano è impersonato da Mussolini, il più grande legislatore vivente. Egli ha pensato esclusivamente al bene duraturo del Popolo Italiano, come egli lo concepiva e null’altro al di fuori di quel bene ebbe veramente importanza per lui. Se fossi italiano sono sicuro che sarei del partito di Mussolini.
Luigi Pirandello nel 1925: “Ho grande ammirazione per Mussolini, uomo eccezionale.
A. Molbriegel nel 1929: “Anche tra i pellirosse non si parla che di Mussolini.
Pio XI nel 1929: “Ci voleva proprio un uomo coma quello che la Provvidenza ci ha mandato.
Mahatma Gandhi nel 1934: “Mussolini è un superuomo.
Le Corbusier nel 1936: “Beati voi italiani, che avete Mussolini!
Gabriele D’Annunzio nel 1936: “Per te oggi la Nazione trae un respiro dal profondo. E tutto è vito, tutto respira. Sii lodato, capo improvviso dell’Italia acefala.
Franklin Delano Roosevelt nel 1940: “Mussolini deve passare alla storia non soltanto come il restauratore delle fortune della sua Patria, ma anche come il costruttore di una migliore forma di convivenza tra i Popoli.
Giovanni Spadolini nel 1944: “Non si dimentichi quanto Mussolini attese, spesso con nostro malumore, prima d’impegnarsi in questa guerra. Ricordiamo che non Mussolini, non l’Itala, ha favorito la nuova deflagrazione mondiale.
G. Stalin nel 1945: Con la morte di Mussolini scompare un grande uomo politico, colpevole di non aver messo al muro i suoi avversari politici.
Pio XII nel 1952: “Mussolini è stato il più grande uomo da me conosciuto e senz’altro tra i più profondamente buoni: al riguardo ho troppe prove per dimostrarlo.
Giulio Andreotti nel 1972: “Nessun rilievo si può fare alla correttezza di Mussolini nella gestione finanziaria dello Stato
Renzo De Felice (storico-comunista) nel 1974: “Il Duce non era un uomo crudele;