Gigi D’Alessio, come tanti altri prima di lui, ha creduto fortemente in un sogno finché la dea bendata della fortuna non ha fatto in modo che si presentasse anche la sua occasione. Non a caso, ecco che oggi a tenere banco nel mondo del gossip troviamo la vita del cantante napoletano prima di diventare famoso.
Gigi D’Alessio, la vita prima del successo
Nel corso di questi anni abbiamo avuto modo di conoscere Gigi D’Alessio come un uomo appassionato della musica, che ha studiato al conservatorio e che non ha mai smesso di cercare la sua occasione finché questa non si è palesata ai suoi occhi.
Gigi D’Alessio prima di diventare famoso ha scelto di approfondire i suoi studi e imparare a suonare quanti più strumenti possibile, diventa anche direttore d’orchestra e comincia a suonare anche nei matrimoni… un percorso che ben presto gli ha cambiato la vita anche grazie all’incontro con Mario Merola che lo seguirà durante il suo percorso artistico.
La carriera di Gigi D’Alessio
Il cantante napoletano in diverse occasioni ha avuto modo di raccontare come sia nata la sua carriera e, non a caso, in occasione di una lunga intervista rilasciata a NapoliToday nel momento in cui il giornalista riprende una sua citazione parlando di canzoni regalate alla camorra la risposta di Gigi D’Alessio non si è fatta di certo attendere.
Gigi D’Alessio, dunque, ha subito spiegato: “Sono andato a cantare ai matrimoni di tutti e nemmeno sapevo a volte dove andavo a cantare perché a Napoli vai a cantare dappertutto. Non è che se ti chiama qualcuno gli chiedi: ‘Chi sei? Dammi il certificato penale‘. E poi io ho paura, magari non vai a cantare e che ne sai?”.
“Si trova nella mia cappella di famiglia”
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, tutto per Gigi D’Alessio è cambiato nel momento in cu nella sua vita è arrivato l’incontro con Mario Merola, un amore artistico che ha permesso al cantante napoletano di collaborare con uno degli artisti italiani più conosciuti all’estero.
Gigi D’Alessio in occasione dell’intervista rilasciata alla redazione del quotidiano sopracitato ha dichiarato: “Una persona che ha dovuto interpretare nella vita quello che interpretato nei film… Tutto il contrario. Perché nei film interpretava il ‘mammasantissima’, invece era buono come il pane. Aveva un grande difetto, il vizio del gioco. Giocava tanto e perdeva, nessuno si è mai arricchito con il gioco. La cosa bella, che mi dà onore, è che la salma di Mario ora sta nella mia cappella di famiglia”.
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