A1 sicuro nel cuore della zona di Los Angeles dove vivono le star, quelle immagini che hanno fatto il giro del mondo Amai mai avrebbe voluto vederle. Beirut, la capitale del Libano, la città in cui la moglie di George Clooney è nata e dove ancora vive una parte della sua grande famiglia distrutta per un terzo: la deflagrazione al porto, dove erano stoccate tonnellate di materiale esplosivo, palazzi crollati, vetri infranti, 157 morti e 5mila feriti.
Un disastro tale da poter essere paragonato all’11 settembre di New York. Amai ne è rimasta sconvolta, al pari di tanti libanesi sparsi per il mondo. Con il suo lavoro di affermata avvocatessa dei diritti civili con un occhio rivolto al Medioriente, sa bene quanto la stabilità del Libano sia importante nello scacchiere geo-politico di quel pezzo di mondo.
Ma il disastro di Beirut la colpisce anche in modo più personale: in quella città ha vissuto i suoi primi due anni di vita prima che papà Ramzi e mamma Bariaa la portassero nel sud della Gran Bretagna con i fratelli per sfuggire alla guerra civile. In quella città è tornata più volte perché le radici contano e perché anche i genitori vi trascorrono lunghi periodi.
Ora, assieme a George, Amai ha donato lOOmila dollari (circa 85mila euro) a tre associazioni che in città si occupano dei primi aiuti. Ma il disastro diventato subito emergenza umanitaria ha se non altro ottenuto il risultato di riavvicinare i coniugi Clooney. Complice il lockdown, è da tanto che George e Amal non compaiono più in pubblico insieme. Lei è molto presa dal lavoro, dalla causa contro i terroristi dell’Isis. E c’è chi dice che dopo quasi sei anni di matrimonio la coppia sia già pronta al divorzio. Fino a qualche settimana fa si parlava anche di vacanze separate. Ma ora Amai è sconvolta da quando accaduto e George ce la mette tutta per consolarla come solo lui sa fare.
In genere si fa bella con i soldi del marito…..
Lei sembra un manico di scopa con al parrucca, mai piaciuta. Da uomo la trovo anche una specie di pesce lesso.