Flavio Insinna, esordio al Teatro Poliziano con il suo show “La macchina della felicità”



Il conduttore del programma L’eredità ovvero Flavio Insinna è pronto a tornare al teatro. Ebbene sì, il conduttore con la sua piccola orchestra si esibirà al teatro Poliziano in via del Teatro n 4 presentando uno spettacolo intitolato “La macchina della felicità”.



Questo è in arrivo il prossimo sabato 7 marzo alle ore 21:15 al teatro Poliziano di Montepulciano. Lo show è stato scritto e interpretato proprio da Flavio Insinna che oltre ad essere un bravo conduttore televisivo è piuttosto acclamato e vanta anche una grande carriera teatrale. Questo spettacolo che ricordiamo è intitolato “La macchina della felicità”, va ad intrecciarsi con l’omonimo romanzo che è stato scritto dallo stesso Insinna e parla di una storia d’amore tra i due protagonisti che sono Laura e Vittorio.

La macchina della felicità, lo show di Flavio Insinna

Quest’ultimo è un uomo molto solo, dal cuore ormai indurito e perseguitato da un’insonnia costante e da incubi. Vittorio è anche un uomo che nella sua quotidianità non è di certo abitudinario. Gli capitano delle storie occasionali, ma non si lega mai a nessuna donna. Come abbiamo già avuto modo di anticipare, Vittorio è anche un uomo piuttosto abitudinario e ad esempio il martedì che è la sua serata libera, si concede un film al cinema scegliendo una pellicola non proprio di grande successo.

Una sera proprio alla cassa del cinema incontra una bella donna di nome Laura. Quest’ultima è una donna ironica e sognatrice ma piuttosto provata dalla vita trascorsa. I due cominciano a parlare ed a conoscersi e nasce subito una certa sintonia. Da li nascerà una storia d’amore fatta di passione di sentimenti e di sorprese che portano poi ad un finale del tutto inaspettato.

Le parole di Insinna sul suo show

Di questo spettacolo ne ha parlato proprio Insinna il quale ha dichiarato: “Qual è il suono che più di tutti ci trasmette la gioia fin da quando eravamo bambini? Senza dubbio è la campanella della ricreazione, con quel suono prolungato e felice che ci faceva lanciare i quaderni in aria e ci catapultava nel divertimento. E da quel suono si parte alla ricerca della felicità, scovandola nelle piccole cose e nelle grandi, in allegria, tutti insieme appassionatamente, mano per mano con il pubblico. È un modo per festeggiare la vita, l’amicizia, la famiglia e le tradizioni, ridendoci su, prendendoci un po’ in giro, ma sempre con lo sguardo innamorato. E quando la campanella suonerà la fine della ricreazione, noi saremo già lontani.”



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