Coronavirus Milano, infermiera shock: “Farmaci e materassi stanno finendo”



I veri soldati di guerra che stanno fronteggiando l’emergenza del Coronavirus sono tutti i medici e gli infermieri che si trovano in corsia e che stanno combattendo la loro battaglia insieme ai pazienti. A rompere il silenzio in modo anonimo è stata un’infermiera che ha deciso di raccontare cosa sta succedendo davvero al Policlinico di Milano.



Emergenza Coronavirus: come cambiano gli ospedali?

In questi giorni abbiamo avuto ampiamente modo di raccontare come le abitudini nel quotidiano stanno cambiando a causa del Coronavirus. Forse si sta, invece, tendendo a sottovalutare quello che sta accadendo nelle corsie degli ospedali, dando in parte tutto per scontato…

Nelle corsie le cose cambiano di attimo in attimo e tutti i medici sono stati chiamati ad aiutare i colleghi in un momento di forte emergenza pandemia come quello del Coronavirus. Non a caso, ecco che arriva anche una denuncia fatta anonima alla redazione di Fanpage dove è possibile leggere: “Loro dicono: prendiamo un padiglione, sbattiamo tutti fuori e mettiamo i ventilatori. Avete chiuso tutta la geriatrica, tutta la chirurgia toracica, e paradossalmente si continua con i pre ricoveri, sale di attesa piene di anziani che tossiscono per fare i prelievi, ma le sale operatorie sono pochissime”.

Coronavirus Milano: chiesti nuovi aiuti

Le richieste di aiuto stanno arrivando da ogni parte di Italia ma soprattutto da Milano dato che la Lombardia è considerato comunque il focolaio di Italia. La necessità adesso è reperire quanto più aiuti possibili e non solo.

L’infermiera che è voluta rimanere anonima alla redazione giornalistica ha fatto anche il seguente sfogo: “Il pericolo quindi se uno ha una lastra con una macchia al polmone, probabilmente morirà di metastasi, perché ora che fa la Tac e vede un chirurgo toracico… prima deve passare il Coronavirus, quindi sì, stiamo aprendo nuovi posti di rianimazione, ma a che prezzo? Il professor Pesenti sta facendo questo, ma il prezzo da pagare non si vede, ancora”.

“Siamo al collasso”

L’emergenza del Coronavirus sta mostrando come il nostro sistema sanitario man manco sta crollando ogni giorno di più. Gli aiuti sono insufficienti e si ha bisogno di un intervento costante. Non a caso, ecco che lo sfogo in questione si conclude con la seguente osservazione e dichiarazione in cui è possibile leggere: “Siamo al collasso. I colleghi del pronto soccorso sono saturi sia psicologicamente che fisicamente. Ieri ci sono stati 26 nuovi ingressi e alcuni sono stati mandati a casa perché non ci sono posti letto”.



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