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Aurora Ramazzotti, conoscete il suo ex ragazzo? E’ il nipote di una famosa conduttrice



Aurora Ramazzotti sta trascorrendo la sua quarantena a casa della mamma Michelle Hunziker e del marito Tommaso Trussardi in compagnia però delle sorelline Sole e Celeste, del fidanzato e della sua migliore amica.



Aurora è nata dalla relazione tra Michelle Hunziker e Eros Ramazzotti e proprio quest’ultimo dedicò il brano L’aurora proprio alla figlia. Sono trascorsi ben 23 anni da quando Aurora è venuta al mondo e da quel momento di strada La giovane Ramazzotti ne ha fatto davvero tanta. Oggi Aurora è una bellissima donna. ha un lavoro e soprattutto è felicemente fidanzata.

Aurora è cresciuta a Milano e si è diplomata nel 2015 presso l’international European School, ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo nel 2015, quando Sky l’ha chiamata per presentare la fascia pomeridiana di XFactor e poi pare abbia presentato anche le altre due edizioni avvera quella del 2016 e quella del 2017. Aurora oggi come già abbiamo detto è felicemente fidanzata ma questa non è stata l’unica storia d’amore della giovane Ramazzotti.

Aurora Ramazzotti, conoscete il suo ex fidanzato?

In passato infatti Aurora è stata legata sentimentalmente a Edoardo Gori, il nipote di Giorgio Gori sindaco di Bergamo e Cristina Parodi. Pare che però tra di loro le cose non andassero proprio bene ed infatti la rottura è stata inevitabile. Pare che nell’ultimo periodo i due avessero addirittura trascorso le vacanze divisi e mentre lei era a Formentera con le sue amiche lui si trovava a Valencia con gli amici di sempre. Insomma le loro strade si sono divise per sempre.

Soltanto dopo poco tempo Aurora ha trovato la felicità e la serenità al fianco di Goffredo Cerza che vive a Londra ed è un ingegnere. Come presumibile Aurora Ramazzotti ha già deciso di presentare il suo fidanzato ai genitori e pare che le cose tra di loro vadano a gonfie vele tanto che il giovane Goffredo sta trascorrendo la quarantena a casa di Michelle Hunziker. In questi ultimi giorni sui social sono spuntate tante fotografie della Famiglia allargata e adesso i fan non aspettano altro che l’annuncio delle nozze anche se effettivamente Aurora è ancora molto giovane.

Aurora innamorata del suo papà

La giovane Ramazzotti è molto innamorata del suo papà. Proprio in questi giorni in cui Aurora è lontana da Eros, la giovane ha voluto dedicargli un post davvero molto toccante che ha pubblicato sui social. “Caro papà, Qualche mese fa sei partito per finire il tour e nel frattempo qua è arrivato un mostro. Un mostro silenzioso, che prima di attaccare si prende il suo tempo ma quando lo fa è impossibile non accorgersene. Ti toglie il respiro, ti allontana dalle persone che ami e ti fa sentire solo. Il mio cuore piange per le famiglie che l’hanno incontrato e trema perché sa che potrà colpire ancora. Oggi è il giorno del papà e tu sei lontano, non c’è niente che desideri di più di abbracciarti, ma ringrazio che tu stia bene e aspetto il giorno in cui potrò farlo perché so che sarà bellissimo. Anche se qua, ora, le cose sono brutte un bel po’. Quindi papà.. non tornare.

In questa foto eri tu a proteggere me ma più passano gli anni più vorrei poterti proteggere io. So che se fossi con me mi diresti che dobbiamo tenere duro, con quella tua voce calda e apprensiva che sa emozionare. Lo faremo, lo stiamo già facendo, ma quanto fa male pensare al dolore che si sta insinuando tra le mura delle nostre case. Te lo prometto, papà, che sconfiggeremo questo mostro mettendoci al sicuro. Stringeremo i denti e sacrificheremo la nostra libertà finché sarà necessario. Dobbiamo farlo, lo dobbiamo a chi oggi non può abbracciare un papà, un nonno, una mamma, un fratello. A chi si sente solo e spaventato. Perché ne usciremo, ce la faremo. Ma solo se lasciamo il nostro ego fuori dalla porta di casa potremo guarire il mondo da questo mostro.Ti voglio bene, mi manchi. Auri”

Michelle Hunziker sul femminicidio

Le sue figlie lo percepiscono, questo modello? «Sole e Celeste sono ancora piccole, ma Aurora è una femminista progressista nell’anima, come me. Ha idee chiarissime su questi temi, è molto determinata ed equilibrata, senza perdere dolcezza e femminilità.

Il percorso culturale che stiamo facendo è durissimo per le donne ma anche per gli uomini, cui si chiede un cambiamento culturale importante. Ma solo insieme ce la possiamo fare. Abbiamo bisogno di tutti gli uomini meravigliosi che ci sono in giro per riuscire in questa battaglia».

Nei suoi 25 anni di carriera è capitato di sentirsi considerata solo in relazione all’avvenenza? «A lungo noi donne abbiamo creduto che per essere credibili fosse necessario mascolinizzarci, mortificando femminilità e bellezza. È successo anche a me. Quando a fine Anni 90 ho capito che corrispondevo a un cliché estetico che in quel momento funzionava, è stata dura, perché provavano sempre a spogliarmi in video.

La donna in tv doveva essere “gnocca” e io lo ero, solo che io volevo anche far ridere. È stata una battaglia. Sapevo di non potermi presentare in giacca e cravatta ma, anche quando mi ritrovavo in video in bikini o abitino, trovavo sempre una chiusa comica per cercare di uscire dalla casella in cui il mio aspetto mi collocava. E, battuta dopo battuta, ho fatto capire che non ero solo un corpo. Ricordo ancora la prima volta in cui riuscii ad andare in video con un lupetto accollato: fu a Zelig e fu una conquista. Finalmente potevo essere anche solo simpatica».

E tutti si stupirono. Un po’ come accade ora con le calciatrici della Nazionale. «Stupitevi pure, dopo di che però abituatevi: siamo brave. Penso a Mara Carfagna: nei suoi primi anni in politica, tagliò i capelli e indossava solo pantaloni per far dimenticare bellezza e passato da showgirl». È anche oggi un percorso “obbligato”? «Quando si è giovani si fanno tratti di strada che poi possono essere abbandonati per intraprenderne altri. Ma, non si capisce perché, questo alla Carfagna veniva rimproverato come una colpa imperdonabile.

E invece lei è una che ha sempre studiato e si è impegnata tanto. È bello che oggi abbia ritrovato l’orgoglio della propria femminilità, i propri capelli lunghi. È faticoso per tutte. Prenda Giulia Bongiorno: mi racconta che negli Anni 80, in Sicilia, nessuno credeva che una donna così giovane fosse una penalista. La scambiavano per la segretaria. Ha dovuto mettere mocassini, giacca e pantaloni, mascolinizzarsi, per farsi ascoltare.

Ora però è diverso, tanta strada è stata fatta. Anzi sa che penso? Che Giulia sarà la prima presidente del Consiglio donna. Lei ride quando dico così, anche perché le manca tantissimo fare l’avvocato. Ma ha tutto per diventare la nostra prima premier. Perché è pragmatica, determinata, diretta. E se non sarà lei, sono certa che stia crescendo una nuova generazione di giovani donne, in politica e nell’imprenditoria, pronta a conquistarsi il ruolo che merita nel mondo».



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