Il conduttore di Masterchef sembra davvero irriconoscibile. Antonino Antonino Cannavacciuolo ha ammesso di aver sostenuto una dieta ferrea durante tutto il periodo di lockdown. In un’intervista rilasciata al settimanale Oggi, ha rivelato che la scelta è nata da un’esigenza di salute. Lo chef, infatti, era arrivato a pesare 155 chili, cosa che aveva inevitabilmente compromesso il suo stato psico-fisico.
Il noto imprenditore e chef stellato ha fatto sapere attraverso l’intervista di aver preso questa drastica decisione proprio per salvaguardare la sua salute. Infatti, di recente ha accusato diversi malori e per tale ragione ha voluto dire basta al suo peso eccessivo. ll proprietario del ristorante dell’Hotel Villa Crispi – 2 stelle Michelin situato sul lago d’Orta, era sempre stanco, dormiva male e aveva problemi respiratori. Non riusciva nemmeno a lavorare in tranquillità, e così ha preso la decisione di dimagrire iniziando con l’acquisto di un tapis roulant.
Antonino Cannavacciulo dimagrito di 30 kili
Mentre i fans di Masterchef lo attendevano per la nuovissima stagione del famoso format culinario, Antonino Antonino Cannavacciuolo, in gran silenzio, si è preso cura di se stesso. Lo chef, infatti, in questi mesi, è praticamente scomparso dai social fino a maggio. I fans, tramite una stories Instagram, hanno notato un netto cambiamento nel suo volto e anche a livello fisico.
Lo chef è apparso visibilmente dimagrito. In tanti si sono chiesti come sia riuscito a perdere così tanti chili in poco tempo e a quanto pare non è stato molto difficile. Antonino ha spiegato che non c’è stata alcuna ricetta miracolosa, soltanto tanta attività fisica. Lo chef è arrivato a 127 chili, e ora l’obiettivo è perdere almeno un chilo ogni mese. Inoltre non ha fatto nemmeno tante rinunce sull’ alimentazione quotidiana. (Continua dopo la foto)
Tutto pronto per Masterchef
Antonino Antonino Cannavacciuolo è pronto anche per tornare al timone del suo programma di successo Masterchef. A tal proposito ha dichiarato ancora che la decisione di prendere provvedimenti sul suo peso è arrivata in occasione proprio della registrazione di uno degli spot di lancio della nuova serie. Lo chef ha cambiato taglia, passando da una 66 alla 60, tanto che i vestiti a sua disposizione per le puntate sono stati cambiati. Insomma, tanta attività sportiva ma anche tante insalate.
Quando te lo ritrovi di fronte incute quasi un certo timore. Noti la somiglianza con Bud Spencer ma lui non è un attore, nonostante quell’aria da duro, non picchia nessuno e anzi delizia il palato di molti con la sua cucina stelata.
E’ Antonino Cannavacciuolo, lo chef che degnamente rappresenta a suo modo la migliore tradizione culinaria campana e che avendo impalmato una donna originaria del Nord, la sposa con quella piemontese in un luogo per così dire insolito: nei suoi piatti.
Non tradisce le sue origini partenopee in quanto mantiene i sapori semplici fatti di pomodori del Vesuvio e ostri-che, pesce di mare e pasta di Gragnano con l’accurata ricerca dei prodotti migliori fondendo passato e presente con creatività e stile.
Lo abbiamo intervistato in esclusiva per Extra. Ciao Antonino, sei riuscito a me-scolare tradizione napoletana e piemontese. Come hai fatto? «Abbinando le materie prime che più mi emozionano, i prodotti della terra, tipici del nord e del sud, cercando non solo di esaltarne le qualità ma anche di abbinarli armoniosamente tra loro».
Il tuo stile in cucina come lo definisci? «Creativo e frizzante». I tuoi cavalli di battaglia? «Ci sono alcuni piatti presenti da alcuni anni nella carta del mio ristorante a Villa Crespi che i clienti mi chiedono in continuazione, tra cui: linguine di Gragnano, con calamaretti spillo, salsa al pane di segale». L’ingrediente che non deve mai mancare nel tuo mestiere? «L’olio extra vergine di oliva».A tavola: il tuo piatto preferito?
«Posso definirmi un buongustaio e una buona forchetta… ma adoro an-che i semplici piatti soprattutto quelli legati alla mia tradizione, come gli spaghetti al pomodoro, l’impepata di cozze e la pasta e fagioli».
Uno dei piatti più richiesti e apprezzati dai tuoi clienti tra quel-li che proponi a Villa Crespi?«Ce n’e sono più di uno, e oltre le linguine sopra elencate, devo dire che anche il piccione, al momento proposto come “Suprema di piccione, fegato grasso al grué di cacao, salsa al Banyuls” sta riscuotendo un successo non indifferente».
Chiudi il tuo programma in stile western dicendo “Addddios”. Ti ispiri a qualche personaggio?
«La prima volta che l’ho detto, mi è venuto così… dal niente… e lì è rimasto».Il tuo libro s’intitola “In cucina comando io”… ma a casa chi comanda? «Mia moglie e mia figlia».
Nel programma Cucine da incubo” cerchi di salvare i ristoranti sull’orlo della chiusura. Alla fine di ogni puntata tutto sembra sistemato dopo il tuo intervento. Dopo che succede? «Durante ogni intervento, cerchiamo di fare del nostro meglio dando con-sigli in merito alla gestione dell’attività. Quanto succede dopo, dipende solo dai ristorantori, e dal loro desiderio o meno di fare tesoro dei nostri consigli».
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