Ancora una volta l’attenzione mediatica dei media si concentrano sulla scomparsa di Ylenia Carrisi, il caso che tiene banco sia nel mondo del gossip che il quello della cronaca. Questa volta Albano Carrisi però sembra essere davvero stanco e bene intenzionato a intraprendere una battaglia legale anche in tutta Europa per far valere il suo diritto all’oblio delle notizie che sono state pubblicate sulla figlia nel corso di questi anni.
Ylenia Carrisi, è ancora viva oppure no?
Questa è una delle domande che sa tantissimi anni ormai i magazine sia di cronaca che di gossip, insieme anche ai fan di Albano e Romina che hanno sempre cercato di sostenere la famiglia Carrisi sia durante le ricerche di Ylenia, soprattutto nel caso della Power che non si sono mai realmente interrotte.
Nel corso degli anni, dal momento in cui è stata annunciata la scomparsa di Ylenia Carrisi, sono state tantissime le notizie pubblicate in merito a quello che potrebbe essere successo nella città di New Orleans, da un possibile suicidio a una fuga alla possibilità di un rapimento, alla perdita di memoria della giovane… A ogni modo, si tratta di una lunga serie di notizie che Albano Carrisi non riesce più a sopportare.
Albano Carrisi dice basta!
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, nel corso degli anni sono state davvero tante le notizie pubblicate in merito alla scomparsa di Ylenia, anche se le ipotesi più accreditate sarebbero quelle del detective Crescentini secondo cui la giovane si troverebbe in un programma di protezione testimoni mentre a tenere banco nel mondo del gossip troviamo anche le ipotesi di Tele Cinco secondo cui la figlia di Albano da anni vive a Santo Domingo insieme al marito.
Si tratta di una lunga serie di notizie per le quali Albano Carrisi sarebbe stanco ed esausto di leggere notizie non veritiere sul conto della figlia. Non a caso, ecco che raggiunto da AdnKronos dichiara: “Basta con queste squallide speculazioni su mia figlia Ylenia, la devono smettere. Ci marciano solo per fare del maledetto denaro. In Spagna hanno fatto una speculazione squallida tornando sull’argomento e parlando di dettagli che ben conosco. E danno spago a questa gentaglia. Tutto perché sono a caccia dell’audience, in nome del quale si ammazza la gente. Fanno i soldi, fanno soffrire, ma prendono in giro tante persone che sono ancora in attesa di speranze che purtroppo non ci sono”.
“Non è tollerabile”
Lo sfogo di Albano Carrisi, successivamente, continua con un attacco diretto anche alle nazioni che più di altre si occupano del caso relativo alla scomparsa di Ylenia: “In Spagna, in Italia e in Germania. L’altro giorno qualcuno ha visto mia figlia a Venezia. Io conosco la storia, c’è la parola fine da quel maledetto 5 gennaio del ’94. Basta, ognuno ha una sua storia che va rispettata per quello che è. Non è tollerabile che questo martirio continui ancora ad essere perpetrato liberamente, provocando anche equivoci e malintesi”.
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