Delusi, inferociti, disperati. I fan del Trono di spade, la serie più vista e premiata di tutti i tempi hanno reagito piuttosto male alla fine della loro fiction preferita. Sgomenti, hanno visto la storia prendere una piega che non si sarebbero mai aspettati. Chi sognava che Jon e Daenerys sarebbero vissuti per sempre felici e contenti è rimasto amaramente deluso. L’ultima puntata ha inanellato alcuni eventi scioccanti: il drago Drogon che incendia e scioglie il trono di spade, sul quale, quindi, dopo nove anni di attesa, si scopre non si siederà più nessuno.
La corona dei sei regni assegnata a Brandon Starck ridotto in sedia a rotelle fin dalla prima puntata, quando, bambino, ha un incidente, perciò sempre poco presente in scena e l’ultimo a cui si sarebbe pensato come erede al trono. Jon Snow che pugnala a morte l’amata Daenerys, divenuta una sanguinaria inarrestabile, e finisce confinato tra i ghiacci assieme ai Bruti. Infine l’eroica Arya che parte alla ricerca di nuove terre, incurante del potere che potrebbe detenere restando a casa. Tante domande non hanno trovato spiegazione. Una su tutte: qual è il legame tra Bran e il Night King, un legame a cui si è accennato tante volte in passato? Insomma sono tali lo scontento e lo sconforto che dilagano tra i fan da indurre oltre un milione di persone a firmare una petizione per chiedere agli autori di riscrivere il finale.
Non solo. In alcuni spettatori si sono verificati veri casi di astinenza. Cioè: adesso che è finita, come faccio senza Trono? Ecco che qualcuno allora ha aguzzato l’ingegno e ha creato un servizio ad hoc per affrontare il lutto. Per i più tristi, il sito britannico Bark. com offre la possibilità di parlare dei loro sentimenti al modico prezzo di 45 euro l’ora. “L’episodio finale lascerà i fan sconvolti dopo otto anni di divertimento, così abbiamo deciso di lanciare un servizio specializzato di counseling per il Trono di spade, per aiutare chi avrà bisogno di supporto psicologico per questo momento difficile”, scrive la società in un comunicato. Il counselor è una sorta di psicologo, in questo caso è qualcuno che conosce bene la serie, perciò i fan che non si sentono amareggiati dal finale possono chiamarlo e parlare con qualcuno in grado di capirli. “I nostri professionisti aiuteranno i fan a comprendere meglio i loro sentimenti al riguardo e a interpretare la fine della serie. Sentimenti che possono andare dalla rabbia alla confusione, alla tristezza, fino a un vero e proprio lutto. Soprattutto potranno aiutare i fan ad andare avanti senza il Trono dopo dieci anni passati insieme”, spiega sempre il sito Bark. I nostri counselor sono disponibili via Skype, per sessioni di mezz’ora o un’ora e per tutte le volte che lo ritenete necessario”.
Incredibile? Nemmeno tanto se si considera la portata del fenome globale. I fan potranno consolarsi anche con la notizia che il canale televisivo Hbo intende produrre, se non dei sequel, almeno dei prequel. La rete via cavo ha infatti già ordinato la scrittura di una puntata pilota alla sceneggiatrice Jane Goldman con la consulenza di George R.R. Martin, l’autore delle Cronache del ghiaccio e del fuoco da cui è tratta la saga. La bibbia di Hollywood Variety ha annunciato che tra i protagonisti ci sarà l’attrice Naomi Watts. Il progetto non ha ancora un titolo definitivo, sappiamo però che le vicende si svolgeranno circa 5.000 anni prima degli avvenimenti de Il trono di spade: in un periodo di pace e prosperità, che prende il nome di Età degli Eroi, scoppierà un terrificante scontro tra primi uomini e figli della foresta contro gli estranei. Oppure i fan possono attendere i libri. Pare che l’autore George R.R. Martin ne voglia scrivere ancora due.
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