In tema di pensioni e soprattutto di ultime notizie giunte quindi nelle ore precedenti, risuonano le parole del sottosegretario al Welfare Claudio Durigon, il quale ha parlato non soltanto di Quota 100 ma anche del tetto pensionistico in generale. Nello specifico Durigon ha parlato di quando inizierà ed ufficialmente quindi partirà Quota 100, smentendo di fatto quella che sarà la prima finestra d’uscita utile nel 2019 ed ha anche riferito delle novità piuttosto interessanti riguardanti l‘età pensionabile e l’aspettativa di vita. Si tratta di dichiarazioni piuttosto importanti, riguardanti il tema pensioni che risulta essere monopolizzato praticamente da Quota 100, quella misura tanto discussa e tanto attesa di cui manca ancora l’ufficialità o meglio manca di conoscere quelli che sono i dettagli.
Si attende nello specifico un decreto che possa approvare definitivamente questa misura e togliere ogni tipo di dubbio, non soltanto sui dettagli relativi a requisiti anagrafici e contributivi, ma anche riguardo a quelle che sono le finestre di uscita. Al momento ciò che è emerso è che per poter usufruire di Quota 100 nel 2019 bisognerà aver maturato al 31 dicembre 2018, due requisiti ovvero un anagrafico e l’altro contributivo, ovvero 38 anni di contributi nello specifico e 62 anni di età. La prima finestra utile di uscita dal mondo del lavoro è fissata per il mese di aprile ed a confermarlo è stato proprio Claudio Durigon al termine di un convegno Cisl. Ad ogni modo come abbiamo anticipato, bisognerà aspettare il decreto, come ribadito dallo stesso Luigi Di Maio, che possa ufficialmente dare il via a questa riforma pensionistica tanto attesa, che ha come obiettivo soltanto superare la riforma Fornero per ridare dignità agli italiani. La platea dei beneficiari di questa misura dovrebbe ammontare a circa 380.000 persone anche se il governo, ovviamente spera che possano essere di meno anche per poter risparmiare qualcosa.
Proprio in termini di risorse, inizialmente si erano stanziati 6,7 miliardi di euro soltanto per il 2019, Ma questa cifra sembra sia stata ridotta a 4,7 miliardi di euro e quindi due in meno, soltanto per andare incontro a quelle che sono state le richieste dell’Europa che ha minacciato l’Italia di infrazione. Sembra che tra gli obiettivi principali di Quota 100 ci sia anche il turnover generazionale nel mondo del lavoro. Importanti ed interessanti novità arrivano anche sul fronte pensione e sull’età pensionabile. Come è noto nel 2019 sarà previsto un aumento di circa 5 mesi per quanto riguarda i requisiti di accesso alla pensione anticipata e così si partirà da 43 anni e tre mesi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi per le donne. Sono questi i contributi richiesti nel 2019 per poter accedere alla pensione anticipata.
Per quanto riguarda invece i requisiti anagrafici, per poter accedere alla pensione di vecchiaia, questi sono fissati a 67 anni. E’ questo quel meccanismo che va a legare l’età pensionabile all’aspettativa di vita. Claudio Durigon sembra aver parlato anche di questo aspetto durante la trasmissione ” L’aria che tira”, che va in onda su La7 , confermando anche la notizia del blocco dell’aumento dell’età pensionabile di 5 mesi nel 2019 per le pensioni anticipate e per i lavoratori precoci. Questi nel 2019 potranno continuare ad andare in pensione a 41 anni e non a 41 e 5 come inizialmente si era detto. Discorso a parte per la pensione di vecchiaia, il cui accesso rimane ancora ancorato all’aumento del requisito anagrafico che nel 2019 verrà portato da 66 anni e 7 mesi a 67 anni.
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