Riforma Pensioni 2019, Legge Fornero è stata abolita o resta in vigore?



Con tutte le novità introdotte dalla riforma pensioni 2019 e tante misure che sono state prorogate per il prossimo anno come Ape sociale e Opzione donna e tante nuove misure tra cui Quota 100, ci si chiede che cosa accadrà la riforma Fornero. Nello specifico ci si chiede se i pensionamenti della legge Fornero resteranno in vigore o saranno sostituiti del tutto. A porci questi dubbi e queste domande sono alcuni lettori e uno nello specifico ci chiede se effettivamente la legge Fornero è stata abolita o se resterà in vigore, ovvero se chi lavora nel settore privato da 30 anni di contributi oppure ha 54 anni di età nel 2019, potrà andare in pensione tra 8 anni oppure in pensione tra 15 anni ovvero con 45 anni di contributi e 61 anni di età. La risposta è la seguente, ovvero che al momento la legge Fornero rimane in vigore e questo fa sì che sia possibile andare in pensione accedendo alla pensione di vecchiaia, che a partire da quest’anno prevede il raggiungimento di 77 anni di età e 20 anni di contributi maturati.



Ma si potrà anche accedere per tutto il 2019 anche alla pensione anticipata. Coloro quindi che avranno 30 anni di contributi maturati insieme a 54 anni di età, non potranno sicuramente usufruire di quota 100, ovvero quella misura sperimentale che resterà in vigore per i prossimi tre anni, dunque fino al 2021 e che darà la possibilità di poter andare in pensione una volta raggiunti i 62 anni di età e maturati 38 anni di contributi. Si potrà accedere alla pensione anticipata una volta maturati 41 anni 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini.

A partire dal 2022, inoltre, il governo ha fatto sapere che ci sarà una nuova forma di pensionamento ovvero la quota 41 che al momento è disponibile soltanto per alcune categorie di lavoratori, ma che nel prossimo triennio sostituirà quota 100 e e sarà davvero per tutti a prescindere dall’età. La misura ovvero quota 41 darebbe la possibilità di poter accedere alla pensione una volta maturati 41 anni di contributi ed andrebbe così a sostituire quella che è l’attuale pensione anticipata.

Bisogna anche dire che mancando comunque tanti anni al pensionamento, si potrebbe aspettare che il governo possa varare anche altre misure che darebbero la possibilità di poter accedere al mondo della pensione in modo più flessibile e soprattutto più conveniente. Intanto in tema pensioni si resta ancora in attesa del decreto legge sull’ introduzione di quota 100 e tante altre misure pensionistiche, che secondo quanto riferito da Matteo Salvini dovrebbe restituire agli italiani di diritto che adesso è negato e lo è stato per tanto tempo di poter andare in pensione.



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