Di anno in anno le tradizioni relative al primo maggio sono davvero tante ma una di queste riguarda critiche dibattiti nati lo stesso giorno quello dopo. Questa volta ti abbiamo coinvolto Matteo Salvini che si trova costretto a spiegare come la festa dei lavoratori non ha schieramento politico.
Primo Maggio, festa dei lavoratori
Come abbiamo appena spiegato di anno in anno sono diversi i motivi di scontro che nascono sulla Festa dei lavoratori che viene celebrata l’1 maggio, il tutto sul fronte politico di coloro che rivendicano il colore della festa tra chi afferma che sia dedicata a chi è di sinistra, ed altri che difendono la destra. Un esempio pratico per capire quando stiamo dicendo è determinato dal concertone del Primo Maggio, organizzato dalle più importanti firme sindacali. A intervenire in merito alla questione è stato anche il Ministro dell’interno, Matteo Salvini, già ampiamente criticato per non aver preso parte ai festeggiamenti del 25 aprile. In occasione del discorso tenuto a Tivoli, teatro del primo caso estremo di legittima difesa dove un ventinovenne ha sparato a un ladro albanese di 16 anni, questi ha esordito dicendo: “È la festa di tutti i lavoratori, oggi, non è la festa dei lavoratori di sinistra o dei sindacati di sinistra o dei cantanti di sinistra. È la festa di tutti gli italiani che lavorano, anche in maniera autonoma, quindi partite Iva, artigiani, commercianti, piccoli imprenditori“.
“Di Maio non deve convincere Salvini”
L’incontro a Tivoli e le dichiarazioni fatte sulla festa del Primo Maggio diventano così motivo per lanciare frecciatine a Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle. Salvini continua il suo discorso affermando: “Di Maio non lo deve convincere Salvini, sono milioni di italiani, da Nord a Sud, che vogliono un Paese più moderno, più efficiente, rispettoso delle autonomie locali perché più vicino si spendono i soldi pagati dai cittadini meglio si spendono. Non è un’opera di convincimento di Salvini, poi c’è pure nel contratto, oltre al fatto che i 5 stelle sia in Veneto che in Lombardia hanno votato a favore del referendum. O qualcuno ha cambiato idea, ma non penso, oppure si va avanti“.
Presidente Mattarella: “Senza lavoro rimane incompiuto il diritto di cittadinanza”
Nel corso della giornata di ieri a fare il suo intervento sulla Festa del Lavoro è stato anche il Presidente Mattarella che ha dichiarato: “Senza lavoro rimane incompiuto il diritto di cittadinanza Carente in molte aree del Paese,- conclude- l’insufficiente occupazione femminile, lo scarto che penalizza le donne“.
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