Arrivato il testo definitivo della Manovra, sono stati definiti i tasselli delle misure del governo e pare che ci sia stato un taglio sostanziale in materia previdenziale, soprattutto per quanto riguarda il primo anno. Si parla infatti di un taglio che ammonta a 2,7 miliardi di euro, rispetto a quella che era la cifra inizialmente prevista dalla prima bozza della legge di bilancio, secondo le prime stime del governo. 4 miliardi dovrebbero essere sufficienti per poter concretizzare le prime misure in ambito previdenziale e superare quindi, come promesso, la legge Fornero. A ogni modo i dettagli sulle misure non arriveranno prima del 12 gennaio, ovvero la data entro cui dovrebbe essere emanato l’apposito decreto.
Tanto attesa soprattutto per avere l’ufficialità su Quota 100, quella misura che dovrebbe riguardare una platea di oltre 300 mila lavoratori, i quali avranno la possibilità di poter andare in pensione una volta conseguito due requisiti uno dal punto di vista contributivo e l’altro anagrafico. Nello specifico, bisognerà aver compiuto 62 anni di età e maturata 38 anni di contributi per poter uscire dal mondo del lavoro. Il meccanismo di uscita è organizzato in delle finestre temporali ovvero una ogni tre mesi per i dipendenti privati, più 3 mesi di preavviso per i dipendenti pubblici.
E’ inoltre previsto divieto di cumulo di reddito da lavoro oltre €5000 all’anno, per coloro che aderiscono a quota 100 per un periodo che sia pari all’anticipo pensionistico. Bisognerà, dunque, attendere questo decreto tanto atteso e annunciato più volte dal Ministro del lavoro e dello sviluppo economico Luigi Di Maio, che già nelle scorse settimane aveva annunciato l’arrivo del decreto entro Natale. Secondo quanto riferito dallo stesso Sottosegretario Durigon, invece il decreto arriverà tra il 10 e il 12 di gennaio e non dovrebbero esserci ulteriori ritardi.
Con questo decreto attuativo inoltre ci saranno anche delle novità piuttosto importanti per quanto riguarda la proroga di altre misure tema previdenziale come Ape sociale e Opzione donna, ma anche riguardanti il blocco dell’ aumento dell’ aspettativa di vita per le pensioni anticipate. Stando invece ad alcune indiscrezioni su questo decreto attuativo, non dovrebbero essere inclusi elementi riguardanti l’abbassamento del trattamento minimo note della soglia per l’accesso alla pensione anticipata nel regime contributivo. In questo decreto, inoltre, ci potrebbe anche essere una parte dedicata interamente all’Inps e all’Inail, riguardanti anche la loro gestione interna. Questi due enti infatti potrebbero essere interessati da una riforma della governance, con l’intenzione quindi di renderla ancora più collegiale.
Add comment