Stando a quello che sono le informazioni che trapelano proprio nelle ultime ore, insieme agli pensioni pare che potrebbe esserci una novità piuttosto interessante. Questa riguarderebbe la possibilità dell’introduzione di una clausola di garanzia e l’obiettivo sarebbe soltanto uno ovvero quello di cercare di mantenere contenuto il costo relativo alle voci e pensioni.
Questo essenzialmente per cercare di rientrare nella trattativa che in corso ormai da parecchi mesi tra la Commissione Europea e il governo italiano al fine di evitare la procedura di infrazione nei confronti del nostro paese, minacciata proprio da Bruxelles. Questa trattativa è seguita dal premier Conte e dal presidente della commissione Junker. Sembra che tutto ruoti intorno al tema del deficit che era previsto inizialmente al 2,4%. Sembra però che tutto ruoti anche intorno alle coperture economiche delle singole misure previste dal governo. Nello specifico sembra che l’Europa tema che quota 100 si possa rivelare per l’Italia è piuttosto onerosa e per questo motivo potrebbe essere definita una clausola di garanzia al fine di evitare che il costo possa andare a superare la somma che si va a concordare.
Al riguardo bisogna sottolineare come la legge di bilancio prevede uno stanziamento per il 2019 e soltanto per le pensioni di 6,7 miliardi di euro anche, se stando alle dichiarazioni di Salvini e Durigon, la somma potrebbe essere piuttosto inferiore rispetto a quella pattuita inizialmente. Inoltre, si rimane in attesa del decreto attuativo che andrebbe a delineare e ufficializzare molte misure pensionistiche tra cui Quota 100, la proroga di Opzione donna e Ape sociale.
Ci sarebbe anche la possibilità di andare a modificare il sistema delle finestre trimestrali, riservato ai dipendenti del settore pubblico per usufruire proprio di quota 100. Potrebbe inoltre essere messo ancora in discussione il blocco dell’aumento dei requisiti per la pensione di anzianità che sarebbero dovuti rimanere bloccati a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni 10 mesi per le donne. Per queste e anche per tante altre ragioni Non resta che attendere la versione definitiva ed ufficiale di Quota 100 che dovrà arrivare attraverso proprio il decreto che sarà confermato e pubblicato il prossimo 14 di gennaio.
Ricordiamo, dunque, che quota 100 altro non è che quella misura che darebbe la possibilità ai lavoratori e prossimi al pensionamento di poter riuscire Dunque dal mondo del lavoro una volta maturati 2 requisiti, ovvero uno contributivo e l’altro anagrafico. Nello specifico coloro che vorranno usufruire di quota 100, dovranno aver compiuto 62 anni di età e maturato 38 anni di contributi al 31 dicembre 2018.
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