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Pensioni ultime notizie Opzione Donna: le novità contenute nel decreto



Tra le misure contenute all’interno del decreto pensioni, oltre a quota 100 e reddito di cittadinanza ci sarà la proroga di opzione donna. Questa è conosciuto anche come un regime sperimentale donna e altro non è che un meccanismo che da la possibilità per le lavoratrici del settore pubblico e privato, di poter andare in pensione in anticipo, una volta però maturati dei requisiti dal punto di vista anagrafico e contributivo. Le donne lavoratrici che vorranno beneficiare di questa misura, dovranno però accettare un assegno che sarà calcolato Sulla base del sistema esclusivamente contributivo. Questa è misura pensionistica in realtà non è nuova, visto che è stata introdotta con la legge Maroni e più nello specifico con la legge 243 del 2004 per poi essere ripresa ed inserita sia nella legge Fornero che nella Manovra di bilancio 2017. Opzione donna è stata quindi prorogata anche nel 2019 ed è stata confermata nella nuova legge di bilancio che è stata approvata lo scorso 30 dicembre 2018.



Il decreto pensioni poi è stato approvato nella serata del 17 gennaio 2019, definendo anche tutti i dettagli relativi a questa misura pensionistica. Per poter beneficiare di opzione donna ad oggi e per tutto il 2019, bisognerà essere in possesso di alcuni requisiti che sembrano essere diversi a seconda che si tratti di dipendenti pubblici e lavoratrici autonome. Per le prime l’età anagrafica dovrà essere pari a 58 anni di età e 59 per le seconde, mentre il requisito contributivo sarà uguale per entrambe e ammonta a 35 anni. Una volta che si saranno maturate le condizioni, l’attesa per la liquidazione dell’assegno pensionistico sarà rispettivamente 12 e 18 mesi.

Per quanto riguarda il calcolo dei requisiti. invece la data di cui bisogna fare riferimento è il 31 dicembre 2016. Il metodo di calcolo utilizzato è quello contributivo ce spesso questo viene definito svantaggioso, visto che appunto è basato sui contributi che sono stati effettivamente accreditati, piuttosto che sulla media degli stipendi oppure dei redditi.  Nonostante il calcolo della pensione sia sottoposto a variabili differenti, nel caso di opzione donna si parla di taglio sull’assegno che ammonta al 25- 30%.

L’INPS sembra abbia chiarito come ad opzione donna si applica la cristallizzazione dei requisiti e questo permetterà di ottenere la pensione con un regime precedente al raggiungimento dei requisiti richiesti. Per capire e conoscere i tempi di presentazione delle domande per poter usufruire di opzione donna bisognerà comunque attendere l’approvazione definitiva quindi la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale che come abbiamo visto, dovrebbe avvenire in settimana o addirittura nella giornata di oggi martedì 29 gennaio 2019.



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