La settimana che si è appena conclusa doveva essere fondamentale riguardante la riforma pensioni, purtroppo dobbiamo ancora attendere per il decreto che contiene tutte le misure pensionistiche compreso Quota 100 e reddito di cittadinanza.
Sono molti ad aspettare che il governo faccia questa benedetta riforma e moltissimi scommettono sul fatto che il Governo approverà la versione definitiva del decreto sul reddito di cittadinanza e Quota 100 entro il prossimo venerdì 18 gennaio 2019.
Questo rinvio è stato annunciato proprio nel pomeriggio di ieri, venerdì 11 gennaio, direttamente dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Lo stesso ha affermato che il rinvio dipende sostanzialmente dal fatto che il governo vuole fare le cose per bene. Il Premier sembra abbia tenuto a precisare che non si tratta di una concessione elettorale, ma soltanto un manifesto di questo nuovo Governo e per riprendere una frase dello stesso “un meccanismo per valorizzare il capitale umano disperso in Italia”.
Su Quota 100, il premier Conte è intervenuto in occasione degli Stati Generali dei Consulenti del Lavoro, dicendo “Stiamo impostando Quota 100, non solo perché è giusto ma anche per avere un ricambio generazionale”. Conte ha anche ribadito come questo governo stia facendo tanto per cambiare il Paese e per aiutare l’intero sistema Italia e di aver lavorato anche al fine di aiutare l’occupazione stabile e l’uguaglianza e di voler puntare sull’articolo 3. Sembrano aver dichiarato quasi le stesse cose, i due vicepremier Di Maio e Salvini. I due leader del governo hanno, nelle scorse ore, spiegato come lo slittamento del provvedimento sia motivato soltanto da ragioni tecniche e dall’esigenza di andare a perfezionare un testo piuttosto complesso, perché comprensivo di diverse materie, differenti l’una dall’altra.
Il decreto arriverà, dunque, in ritardo ma arriverà e ormai sembra essere quasi certo che se ne parlerà per fine della prossima settimana. Sono in trepida attesa soprattutto coloro che decideranno di uscire dal mondo del lavoro usufruendo di quota 100, ovvero la misura più attesa del decreto e dell’intero sistema riforma pensioni. In base a questa misura pensionistica, ovvero Quota 100, i lavoratori avranno la possibilità di uscire dal mondo del lavoro una volta maturati due requisiti, uno anagrafico e l’altro contributivo, ovvero aver compiuto 62 anni di età e maturato 38 anni di contributi versati.
Per evitare una uscita di massa dal mondo del lavoro sono state predisposte delle finestre e il primo mese utile dovrebbe essere quello di aprile 2019 almeno per i lavoratori del settore privato, mentre per i dipendenti pubblici l’assegno potrebbe arrivare a partire dal mese di luglio. Ma si tratta, come abbiamo già detto, di istruzioni che comunque dovranno essere confermate proprio con il decreto.
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