In termini di pensione, si parla di età pensionabile portata a 67 anni e 1 mese dal 2021. Secondo quelli che sono stati i numeri dell’Istituto nazionale di statistica, in base anche all’aspettativa di vita, sembra si sia passati dagli 82,7 anni del 2017 agli 83. Ci sarebbe tra l’altro una sostanziale differenza tra uomini e donne, visto che per i primi l’aspettativa di vita sembra essere pari a 80,9 anni mentre per le donne 85,2. Il Messaggero riferisce come per poter in qualche modo definire l’incremento che dovrà essere applicato nel 2021, si prevede un calcolo tra le medie biennali.
Eccezionalmente nel 2021 poi il calcolo sembra si faccia con i dati del 2016. Ad ogni modo si fa riferimento ad un termine ben preciso, ovvero 65 anni. In base a quelli che sono i dati statistici dell’Istat così la variazione potrebbe apportare un aumento di un mese dell’età pensionabile che passerebbe dai 67 anni a 67 anni ed 1 mese, come requisito per poter andare in pensione.
Per i meccanismi della pensione anticipata sembra che non cambierà praticamente nulla e quindi resteranno in vigore i requisiti contributivi di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, a prescindere dall’età. Ad oggi manca comunque l’ufficializzazione della modifica del requisito contributivo. Per far si che possa verificarsi questa possibilità sarà necessario che l’Istat faccia comunicazione che dovrà essere recepita in un decreto congiunto della Ragioneria generale dello Stato e della Direzione generale delle politiche previdenziali del Ministero del Lavoro. Non si esclude ad oggi che questo provvedimento possa essere adottato entro la fine del 2019.
Pensioni news: quanto aumenterà l’età pensionabile?
Come abbiamo visto, in base all’adeguamento delle aspettative di vita ci potrebbe essere un innalzamento dei requisiti nel 2021. Secondo i dati pubblicati dall’Istat, gli italiani vivono sempre di più. L’ultimo adeguamento risale al 1 gennaio 2019, quando come tutti sappiamo, l’età pensionabile è stata incrementata di 5 mesi. Sulla base di ciò, l’età richiesta per poter accedere alla pensione di vecchiaia è salita a 67 anni circa, mentre per quanto riguarda l’opzione contributiva a 71 anni. La variazione delle due medie sembra sia risultata positiva ed è pari ad un +0,1, variazione che portata in dodicesimi equivale ad un incremento di un altro mese per l’età pensionabile che quindi, a partire dal 2021, dovrebbe salire fino a 67,1 per la pensione di vecchiaia e 71,1 anni per la sa opzione contributiva.
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