Pensioni ultime notizie, docenti e personale Ata tutte le misure per il pensionamento nel 2019



Pare siano aumentate le possibilità di pensionamento per il personale ATA e docenti, grazie alla promozione definitiva della misura pensionistica quota 100.



Lo scorso 17 gennaio è stato approvato il decreto dal Consiglio dei Ministri, che contiene proprio tutte le misure pensionistiche sia le nuove, come quota 100 e reddito di cittadinanza, che la proroga di opzione donna e ape sociale. Si rimane però in attesa della pubblicazione in Gazzetta del decreto, ma ormai non sembrano esserci dubbi sulle varie misure pensionistiche. In seguito alla pubblicazione, poi bisognerà attendere anche la circolare attuativa che di fatto avvierà la partenza ufficiale della misura. Riguardo il mondo della scuola, sarebbero circa 100 mila le persone che potrebbero beneficiare della nuova soluzione di pensionamento e la maggior parte di questi sarebbero docenti. Ad ogni modo però, in tanti potrebbero preferire aspettare qualche altra per poter uscire dal mondo del lavoro soprattutto per via del basso importo sull’assegno.

Sono questi alcuni dati che sono stati diffusi dal snals, che ha elaborato le prime simulazioni per quota 100 fornendo quindi una visione un po’ più ragionata su quelle che sono le soluzioni differenti a disposizione sia per i docenti che per il personale ATA, anche sotto il punto di vista economico. Il pensionamento per il comparto scuola va detto che inizierà proprio a partire dall’inizio dell’anno scolastico e quindi la data di partenza di cui bisogna fare riferimento, sarà l’inizio dell’anno accademico ovviamente per coloro che avranno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018. Volendo analizzare i punti elaborati dalla tabella SNALS, ecco quelli che sono i principali punti ovvero le principali misure pensionistiche per poter uscire dal mondo del lavoro nel corso del 2019:

  •  pensione di vecchiaia per coloro che hanno compiuto 67 anni di età e maturato almeno 20 anni di contributi al 31 agosto e in questo caso la domanda va presentata se i termiti sono maturati tra il primo settembre e il 31 dicembre 2019
  • pensione anticipata, uomini una volta compiuti 42 anni e 10 mesi di contribuzione, mentre per le donne sarà necessario aver compiuto 41 anni 10 mesi di contributi
  • quota 100, ovvero la misura più attesa del 2019 che darà la possibilità di andare in pensione una volta con più di 62 anni di età e maturati 38 anni di contributi. Si tratta di una misura sperimentale che sarà valida soltanto fino al 31 dicembre 2021 e la domanda da parte dei Lavoratori statali si dovrà presentare con un preavviso di sei mesi entro il prossimo 28 febbraio
  • opzione donna, ovvero la misura che da la possibilità alle donne lavoratrici di poter andare in pensione anticipatamente e nello specifico si parla di 58 anni di età nel caso in cui si tratti di lavoratrice dipendenti e 59 se lavoratrice autonoma ed entrambi i casi dovranno avere 35 anni di contributi
  • ape sociale, ovvero quella misura che si potrà sfruttare una volta compiuti i 63 anni di età e 30 anni di contributi per disoccupati invalidi e caregiver o 36 anni.


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