Attualmente ci troviamo in attesa che l’attuale governo annunci tanto il tanto atteso decreto e dovrebbe arrivare intorno al 12 gennaio. anche se manca qualche settimana ad oggi possiamo fare un riepilogo Per quanto riguarda la situazione pensionistica che ci sarà in questo 2019, come immaginerete non potevamo che cominciare da Quota 100 a finire ad Opzione donna. Vediamo però quelle che sono le principali notizie riguardanti queste due misure pensionistiche piuttosto importanti ed interessanti. Quota 100 sarebbe quella misura pensionistica che darebbe la possibilità ai lavoratori di poter accedere alla pensione anticipata una volta raggiunti due requisiti uno contributivo e l’altro anagrafico.
Nello specifico, si potrà accedere a Quota 100 una volta compiti 62 anni età e maturati 38 anni di contributi ed è vista la strada scelta dal governo per poter superare la tanto odiata legge Fornero. La manovra che è stata approvata soltanto alcuni giorni fa, non sembra contenere i dettagli riguardanti questa misura, ma contiene gli stanziamenti ovvero l’ammontare delle risorse stanziate per poter attuare questa misura.
Gli stanziamenti sarebbero effettivamente minori rispetto a quanto ipotizzato inizialmente. Gli stanziamenti sono stati ridotti in seguito all’accordo con Bruxelles ed effettivamente ci sono stati dei tagli non indifferenti di svariati miliardi, proprio per evitare la sanzione di infrazione che tanto minacciava la Commissione Europea. La misura quindi in questione ovvero Quota 100, dovrebbe essere del tutto sperimentale e dovrebbe avere una durata di circa 3 anni, poi sarebbe sostituita a partire dal 2021, da Quota 41 con la possibilità di uscire una volta maturati 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Per capire se si potrà usufruire di Quota 100, bisognerà effettuare un calcolo semplice ovvero una somma tra quella che è l’età e i contributi versati, anche se effettivamente sembrava avere soltanto una combinazione ovvero 62 + 38.
Nel caso in cui la somma dovesse essere effettuata su altre combinazioni, bisognerà andare oltre Quota 100 e quindi si potrà arrivare anche fino a Quota 104. Coloro che optano per Quota 100 non potranno contare su alcun tipo di cumulo fino al compimento dei 67 anni di età, ovvero non potranno sommare alla pensione un reddito da lavoro che sia superiore ai €5.000 annui. La pensione verrà comunque percepita per più anni, ma l’importo sarà ridotto non perché si parla di penalizzazioni, ma come conseguenza dei minori contributi effettivamente versati. Sono previste delle finestre di uscita ed effettivamente per i Lavoratori privati che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018, ci sarà la possibilità di uscire già a partire dal primo Aprile 2019. Di fatto la legge Fornero non viene cancellata visto che coloro che non rientrano nella Quota 100 andranno in pensione secondo le vecchie regole e quindi rimane ancora la pensione di vecchiaia fissato a 67 anni con almeno 20 anni di contributi.
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