Pensioni ultime notizie: bozza decreto, requisiti e risorse Quota 100 e Opzione Donna



E’ arrivata una bozza de decreto legge contenente delle disposizioni relative all’introduzione del reddito di cittadinanza e altri interventi in materia pensionistica. Si tratta di un decreto piuttosto atteso che doveva già arrivare entro Natale e che invece arriverà al massimo entro la prossima settimana. Per la prima volta è stata inviata la bozza dall’ ufficio legislativo del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e proprio nella prima pagina viene specificato che in esito di ulteriori verifiche Tecniche ed entro la data del 7 gennaio 2019, sarà inviata una versione definitiva corredata dalla relazione illustrativa e tecnica.



Sicuramente si tratta di una notizia davvero molto importante soprattutto per coloro che ormai da parecchio tempo sono in attesa di ricevere delle notizie utili e soprattutto certe su quelle che sono le due misure pensionistiche più attese, ovvero Quota 100 e Reddito di cittadinanza. Nel decreto si parla di risorse stanziate per le misure pensionistiche previste e si prevede uno stanziamento di 21 miliardi di euro per il prossimo triennio e nello specifico saranno così ripartiti: 4 miliari di euro per il 2019, 8 miliardi di euro per il 2020 e per il 2021. Il decreto contiene anche degli elementi di chiarezza relative a quelli che sono i requisiti per poter accedere a Quota 100.

Quota 100 nel decreto, si legge come questa misura entrerà in vigore nel mese di aprile 2019 per coloro che hanno maturato 38 anni di contributi versati e compiuto 62 anni e che sono dipendenti del settore privato perché per coloro che invece sono dipendenti del settore pubblico, bisognerà attendere ancora qualche mese ovvero dovranno attendere il mese di luglio. Nel decreto in questione, sono state confermate anche tante anticipazioni come ad esempio il divieto di cumulo tra quota 100 e reddito da lavoro che sia comunque superiore ai €5000. È stato inoltre fissato un preavviso di almeno sei mesi da comunicare alle pubbliche amministrazioni, nel caso in cui i dipendenti pubblici decidano di accedere alla pensione anticipata con quota 100.

Tra le altre novità importanti in tema di pensione anticipata sarà permesso l’accesso alla pensione a coloro che hanno maturato un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne e in questo caso bisognerà tenere conto di finestre trimestrali per l’accesso alla pensione. Nella bozza del decreto si è parlato anche di opzione donna ovvero di quella misura che darebbe diritto al trattamento pensionistico anticipato ricalcolato esclusivamente con un metodo contributivo e che riconosciuto per le donne lavoratrici dipendenti che siano nate entro il 31 dicembre 1959 e lavoratrici autonome nate entro il 31 dicembre 1958 che abbiamo maturato un’anzianità o contributiva che sia pari o superiore a 35 anni.



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