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Pensioni ultima ora: false promesse su Quota 41, la riforma è molto lontana



Un anno fa, circa, Lega e Movimento Cinque Stelle hanno siglato un patto per il Governo, definendo in questo modo la riforma delle pensioni e tutte le misure che questi hanno intenzione di approvare nel corso dell’intera legislatura. Nel contratto del Governo del cambiamento, ci sarebbe l’intenzione di abolire gli squilibri del sistema previdenziale, che sono stati introdotti dalla riforma delle pensioni attuata dalla Fornero.



Per poterlo fare, verrà data la possibilità di uscire dal mondo del lavoro quando la somma dell’età e degli anni di contributi del lavoratore è almeno pari a 100 e dunque con Quota 100,  con l’obiettivo di consentire il raggiungimento dell‘età pensionabile con 41 anni di anzianità contributiva. In quell’occasione Lega e Movimento 5 Stelle avevano promesso che ci sarebbe stata una proroga della misura Opzione donna per le lavoratrici donne, così da permettere loro il collocamento in quiescenza all’età di 56 mesi 58 anni più 35 anni di contribuzione.

Ebbene a distanza di diversi mesi, su Opzione donna e quota 100 sembrerebbe che le promesse siano state mantenute seppur parzialmente. Riguardo quota 100, invece rispetto a quanto è stato scritto nel contratto, la misura non darebbe la possibilità di andare in pensione ogni volta che la somma di età e anni di contributi da come risultato 100, visto che con l’ultima riforma delle pensioni, pare sia stato introdotto un limite sia per l’età che per la contribuzione.

Opzione Donna è stata prorogata ancora per un anno, ma il Governo avrebbe già promesso di fare la stessa cosa anche per il prossimo anno. Riguardo alle promesse del Governo, sembra proprio che il Governo non abbia mantenuto le promesse su Quota 41, poichè dopo aver valutato i costi di questo provvedimento Lega e Movimento 5 Stelle, hanno decido di rinviare l’estensione della misura ad un tempo indeterminato. Si allungherebbero invece i tempi per Quota 41.

Riforma delle pensioni: si allungano i tempi per l’estensione di Quota 41

Nel contratto di Governo si parla di quota 41 e più nello specifico della possibilità di poter andare in pensione con 41 anni di anzianità contributiva. Ogni lavoratore in questo caso può accedere a questa misura pensionistica, una volta maturato 41 anni di contributi, possibilità oggi riconosciuta ai soli lavoratori precoci. Questa misura darebbe la possibilità di poter accedere alla pensione in anticipo rispetto ai requisiti per la pensione anticipata per la quale ad oggi sono necessari 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Ma quando arriverà Quota 41? Nonostante le rassicurazioni tra Di Maio e Salvini, negli incontri susseguiti in questi mesi tra associazioni e sindacati, Quota 41 non verrà estesa a tutti i lavoratori il prossimo anno. Affinché Quota 41 venga estesa, bisognerà attendere ancora qualche anno.



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