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Pensioni ultima ora, emendamenti su Quota 100 e Reddito di cittadinanza. Slitta l’esame al Senato



Il maxi decreto su quota 100 e reddito di cittadinanza, sembra essere ancora in commissione al Senato per l’esame, prima di passare poi alla camera per la successiva conversione in legge. Si continua a discutere sugli emendamenti che sono stati presentati dalle varie forze politiche nelle ultime settimane, anche se nelle ultime ore sembra ci siano stati dei rallentamenti riguardanti la convocazione che è avvenuta lo scorso 18 febbraio. A rallentare quindi l‘iter al Senato e bisognerà discutere su circa 60 emendamenti contenenti le proposte di modifiche che sono stati presentati nelle scorse settimane, tra cui anche quelle che sono state avanzate dalla Lega. A parlare è stato il Presidente della commissione bilancio al Senato Daniele Pesco, il quale si è dimostrato preoccupato riguardo il ritardo dell’ esecutivo nel poter dare delle risposte necessarie e anche piuttosto urgenti.



“Non me lo aspettavo nemmeno io che si arrivasse a tanto. Se mancano le risposte del Governo è perché stanno ragionando sugli emendamenti”, sono queste le parole del Presidente della Commissione Bilancio al Senato. Non è da escludere il fatto che questo ritardo possa essere addebitato alla volontà del segretario federale della Lega, nonché Vicepremier, di introdurre dei paletti al reddito di cittadinanza tanto voluto dal Movimento cinque stelle. La lega avrebbe presentato un emendamento il quale prevede dei controlli più seri sui richiedenti del beneficio proposto dal Movimento 5 Stelle, ovvero il reddito di cittadinanza.

La Lega mirerebbe all’innalzamento da 8 a 36 ore da poter esercitare alle attività sociali svolte per conto dei comuni, oltre alla riduzione del beneficio per tutti coloro che hanno dei debiti fiscali. La lega poi avrebbe anche presentato un altro emendamento relativo al divieto di cumulare gli incentivi per le imprese che assumono i percettori di reddito di cittadinanza con il Mezzogiorno.

La commissione bilancio del Senato, sembra che si sia riunita per potere dare quindi dei pareri sulle proposte di modifica ed al momento, la Bilancia sembra avere problemi di copertura diverse, proposte al fine di rafforzare i diritti della pensione di cittadinanza, perché considerate piuttosto onerose nelle formulazioni degli emendamenti.

Emendamenti bocciati dalla Commissione Bilancio

Tra quelli al momento bocciati ci sarebbe quello dei Cinque Stelle che estendeva gli incentivi per coloro che assumono beneficiari del reddito alle famiglie che assumono colf e badanti e quello della Lega che chiede la pensione di cittadinanza anche per i nuclei con persone più giovani dei 67 anni se in famiglia ci sono disabili. E’ stato anche detto di no alla mini-tassa per poter attivare in Italia lavoratori dall’estero. Questa proposta permetteva a coloro che sceglievano di trasferire la residenza in Italia di poter pagare le tasse per 5 anni solo sul 30% del reddito, un percentuale che scendeva al 10% per coloro che sceglievano le regioni del Sud.



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