Sul fronte pensioni, le ultime notizie riguardano le possibili modifica a quota 100 e nello specifico, notizie riguardanti il riscatto dei contributi per coloro che hanno conseguito la laurea. È avvenuto nel giorni scorsi un incontro tra il coordinamento RiscattaLaurea ed alcuni esponenti del governo e questa sembra aver dato degli ottimi risultati, almeno secondo le dichiarazioni che sono state rilasciate da entrambe le parti. Ma cosa potrebbe cambiare? Cerchiamo di fare chiarezza.
Pensioni ultim’ora: Quota 100 e riscatto laurea, quali le novità
Tra le tante modifiche che potrebbero essere apportate in materia, ci sarebbe il raddoppio della possibilità di rateizzazione da 60 a 120 mesi, ma anche l’abolizione del limite anagrafico di 45 anni e l’inserimento tra i beneficiari degli studenti lavoratori, che la norma effettivamente già prevede, ma soltanto per coloro che hanno conseguito la laurea in seguito al 1996. All’incontro ha partecipato il Sottosegretario all’economia Laura Castelli, insieme al Sottosegretario all’istruzione Salvatore Giuliano. Nello specifico la prima avrebbe detto: “Dobbiamo occuparci di una generazione dimenticata dalla vecchia politica, che ha conseguito un titolo di studio a fronte di grandi sacrifici e che oggi dobbiamo permetterle di riscattare”, sono queste le parole dichiarate da Castelli.
Intervenuto anche Giuliano il quale ha riferito “Il Governo del Cambiamento non riforma dall’alto, ma trasforma con un processo che parte dal basso, partecipato”. Lo stesso ha poi proseguito dicendo: “Il riscatto della laurea ai fini pensionistici è un diritto e va trattato nell’ambito di un più ampio e generale ripensamento della formazione superiore nel nostro paese“. Sulla questione, sembra inoltre che siano intervenuti anche Luigi Napolitano e Rosa Pugliese del Coordinamento, i quali hanno riferito di essere particolarmente soddisfatti dell’incontro ed anche dell’attenzione mostrata da parte del Governo per le istanze presentate.
Pensioni Quota 100 e riscatto laurea, come funziona
Con l’attuale sistema vigente, sembrerebbe che il costo del riscatto sia molto basso e contribuirebbe ad aumentare soltanto l‘anzianità assicurativa e contributiva e non l’importo dell’assegno pensionistico. Ad oggi, invece, in base alle nuove modifiche, il costo per ciascun anno di riscatto andrebbe a raddoppiare, ma aumenterebbe anche l’importo sull’assegno e non solo gli anni di contributi accantonati. Sulla base di una simulazione della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Tecnica della Scuola sembra abbia calcolato come effettivamente cambia il nuovo riscatto laurea introdotto dal DL. n 4/2019. Sulla base di ciò, un lavoratore che ha 44 anni e che ha una retribuzione lorda imponibile di 35.000, nel 2019 otterrà un risparmio del 55% rispetto al riscatto ordinario. In tema di riscatto laurea, segnaliamo come sia possibile soltanto riscattare i 3 anni di durata legale del corso di studio e non anche gli anni fuori corso che si sono impiegati per poter terminare gli studi.
Add comment