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Pensioni oggi, domanda Quota 100 già in scadenza. Ecco quando presentala



Il decreto che renderà attuativo quota 100, così come altre misure in termini di pensioni, deve ancora uscire tuttavia i tempi per poter presentare la domanda e poter usufruire dunque di questa nuova misura pensionistica, rischiano di diventare davvero molto stretti. Da quanto è emerso dalle ultime indiscrezioni, sembrerebbe che la domanda per poter beneficiare di quota 100, si debba presentare già entro la fine del mese di gennaio, nel caso in cui si voglia uscire già a luglio. Si tratterebbe inevitabilmente di un altro ostacolo per i dipendenti pubblici che già devono fare i conti con qualche finestra in meno rispetto ai dipendenti privati. Nel frattempo il decreto sembra essere ancora in fase di elaborazione e dovrebbe arrivare al massimo entro la prossima settimana, ma il rischio è che restano soltanto due settimane per poter presentare la domanda ed avere poi così la certezza di poter uscire dal mondo del lavoro nel mese di luglio.



Sono queste le ultime indiscrezioni in termini di quota 100 e riguarderebbero propri tempi che sarebbero molto stretti per i dipendenti pubblici per cercare di capire se è conveniente o meno questa soluzione della pensione anticipata con quota 100. Questo perché nonostante se ne parli da tantissime settimane, la misura  ancora ha dei lati oscuri che soltanto il decreto potrà chiarire, come ad esempio il riconoscimento dei contributi figurativi, il meccanismo della totalizzazione, ma soprattutto la consapevolezza di ricevere un importo più basso, visto che i contributi versati sono indubbiamente minori.

A parlare del mese di gennaio era stato già alcune settimane fa il Sottosegretario al lavoro Claudio Durigon il quale aveva anche anticipato che in questo modo i dipendenti pubblici, avrebbero potuto usufruire dell’ uscita a luglio che è riservata solo ed esclusivamente ai dipendenti statali e tra questi dovrebbero spiccare anche i membri del personale scolastico come dirigenti personale ATA e docenti. Tutti coloro che hanno al 31 dicembre 2018 maturato i requisiti richiesti da quota 100 ovvero 38 anni di contributi e 62 anni di età, potranno fare domanda già a fine gennaio per poter lasciare il mondo del lavoro a luglio.

Negli ultimi giorni invece sono emerse delle contraddizioni o meglio dei dubbi riguardanti la liquidazione del TFR del tfs proprio ai dipendenti statali che decideranno di uscire con quota 100. Sì è ipotizzato che i dipendenti potessero percepire il loro TFR o tfs a rate, attendendo anche oltre 8 anni e per questo motivo è attualmente in corso un tentativo di accordo tra il Governo e l’Abi per l’anticipo della liquidazione. Ma mentre questa sarà assicurata direttamente dallo Stato, gli interessi dovrebbero essere molto probabilmente a carico dei pensionati.



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