Con il decreto numero 4/2019, sono state tante le novità in tema pensionistico ma a cambiare è stata anche la governance INPS. Tito Boeri non è più il presidente dell’INPS, ovvero dell’Istituto nazionale di previdenza sociale e sarà compito del governo adesso fare il nome di chi dovrà prendere il suo posto. Stando a quanto riportato da un noto quotidiano, ovvero Il Giornale, tutto sarebbe invariato e si potrebbe dare il via alla nomina soltanto nelle prossime settimane. A parlare è stato il Sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon, il quale ha sottolineato che bisognerà provvedere alla nomina di tutto il Consiglio di amministrazione e del nuovo presidente dell’INPS.
“Nei prossimi giorni troveremo l’opportunità di nominare un commissario subito appena il decreto sarà votato”, sono queste le parole dichiarate da Durigon. Tra i nomi più caldi di coloro che potrebbero andare al comando dell’INPS, citiamo quello di Mauro Mori che potrebbe quindi ricoprire la carica di presidente e di Pasquale Tridico, che invece potrebbe essere il vice. Adesso quindi si penserebbe soltanto alla nomina del dirigente del Ministero del Lavoro Paolo Reboani.
Inps, cambia la governance: tutte le novità
Gli accordi quindi inizialmente presi, sarebbero ormai saltati e ormai si penserebbe soltanto alla nomina del dirigente del Ministero del Lavoro Paolo Reboani. Entro la fine del mese l’INPS dovrà attivare e approvare così il bilancio 2019, creando anche delle Poste per le norme in materia previdenziali come Quota 100 e reddito di cittadinanza che sono contenute nel decreto. Sono queste le preoccupazioni degli aspiranti pensionandi che si apprestano a richiedere il pensionamento con Quota 100, ovvero a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente a 38 anni di versamenti contributivi, visto che già da alcune settimane è possibile presentare la domanda. Con un cambio di rotte, potrebbero esserci dei problemi riguardanti la presentazioni delle istanze. Nonostante inizialmente Tito Boeri ovvero l’ex presidente dell’INPS avesse fatto intendere che l’Ente non avrebbe potuto provvedere alle pensioni quota 100, la situazione ad oggi sembra essere sotto controllo.
A dirlo è la direttrice generale dell’INPS Gabriella di Michele, la quale nel corso di un’ intervista ha riferito come siano stati già attivati i primi programmi di calcolo in data 19 febbraio, riguardante le nuove pensioni quota 100. Questo permetterà alle sedi di potere definire le singole posizioni amministrative. Ricordiamo come quota 100, è una delle misure pensionistiche introdotte con il decreto numero 4/ 2019 e prevede la possibilità di poter andare in pensione anticipata una volta maturati 2 requisiti ovvero 62 anni di età e 38 anni di contributi.
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