Pensioni news, riforma novità: tutte le modifiche successive alla Commissione europea



In seguito al via libera di Bruxelles, riguardo la manovra economica italiana alcune novità piuttosto importanti emergono e riguardano proprio delle pensioni. Il maxi-emendamento che è stato presentato in commissione bilancio al Senato, pare che contenga alcune disposizioni molto importanti e interessanti su Quota 100, ma non solo perché i riferimenti importanti sono fissati sulla riforma di superamento della legge Fornero, tanto voluta dalla Lega e sulle pensioni d’oro. C’è una sostanziale modifica riguardo quello che è lo stanziamento delle risorse, perché per quanto riguarda Quota 100, la misura pare che abbia subito una modifica in termini economici di circa 2,8 milioni di euro.



Inizialmente infatti si era previsto che ci volessero circa 6,7 milioni di euro soltanto per il 2019, ma poi effettivamente è stato effettuato un taglio di 2,8 milioni di euro, che secondo quanto riferito dal governo, non andrà a pregiudicare la platea dei destinatari del pensionamento anticipato o comunque i tempi per quanto riguarda la via della riforma, che è previsto per i primi mesi del 2019. Per quanto riguarda, quindi Quota 100 ovvero l’anticipo pensionistico che darà la possibilità ai lavoratori di poter andare in pensione una volta maturati 38 anni di contributi e compiuto 62 anni di età, questa prenderà il via  molto probabilmente a partire dal mese di febbraio 2019. Come abbiamo visto per il 2019, sono stati stanziati 4,7 miliardi e questa cifra poi salirà a 8 miliardi Nel 2020 e poi scenderà ancora una volta 7 miliardi nel 2021. Ad usufruire di questa riforma previdenziale almeno secondo quelle che sono le Stime del governo, sarà circa il 85% del totale degli aventi diritto.

Come abbiamo anticipato, a poter  accedere a questa misura pensionistica saranno coloro che hanno versato anni di contributi e maturato 62 anni di età. Non sarebbe stata apportata alcuna modifica ai criteri di accesso nonché alle differenziazioni tra dipendenti pubblici e privati e quindi, mentre i primi potranno e dovranno dare un preavviso di tre mesi per poter uscire dal mondo del lavoro e attenderne e poi altri tre, per quanto riguarda il meccanismo delle finestre mobili per poter ricevere il primo assegno per i secondi e quindi per i Lavoratori Privati i tempi sarebbero dimezzati.

Ciò fa capire come i dipendenti pubblici, siano in qualche modo ha penalizzati da questa nuova misura pensionistica anticipata, anche se effettivamente ad essere maggiormente penalizzati sono i lavoratori statali e soprattutto i docenti, i quali potranno uscire dal mondo del lavoro soltanto usufruendo di una finestra annua. E’ inoltre fissato a €5000 il divieto di cumulo tra pensione e altri redditi fino a 67 anni, ovviamente nella versione che si spera possa essere ufficiale e definitiva di quota 100.



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