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Pensioni, Calenda su Quota 100 “Aboliamola e ridistribuiamo le risorse”. Il punto su Opzione Donna e Ape sociale



Ci accingiamo alla fine del 2019 ed in tema pensioni, l’attenzione è rivolta a quelle misure pensionistiche in scadenza al 31 dicembre 2019. Quali? Tra queste Opzione Donna e Ape sociale, misure che a quanto pare dovrebbero essere prorogate anche per il prossimo anno. In queste ore sul capitolo pensioni si è espresso Carlo Calenda che è intervenuto ai microfoni di Agorà. Quest’ultimo ne è convinto, per lui Quota 100 dovrebbe essere sospesa e cancellata e tutti i soldi risparmiati dovrebbero essere rivolti a sanità, scuola e investimenti.



«Il dato oggettivo è che Quota 100 ci costa 8,5 miliardi di euro l’anno per mandare in pensione prima persone che però hanno un lavoro e una pensione e i giovani che vanno via, 100 mila persone dall’Italia ogni anno, non hanno il lavoro e non hanno la pensione», ha dichiarato Calenda. Quest’ultimo va contro Quota 100 e reddito di cittadinanza e proprio riguardo questa misura, sostiene che dai controlli effettuati dalla Guardia di Finanza, il 60% di chi è stato controllato non ne avrebbe diritto. Su Quota 100 sostiene che inconcepibile mandare prima in pensione chi ha un lavoro e ha una pensione, tra cui tanti dipendenti pubblici ma soprattutto medici, di cui c’è tanto bisogno nel nostro paese.

«Allora se non mettiamo a posto queste due cose dicendo che non ci possiamo permettere Quota 100 e con quei soldi investiamo per tagliare le file nella sanità, dove ogni anno gli italiani spendono 2 miliardi nel privato perché non riescono a fare le Tac, e dall’altro lato investiamo nel miglioramento della scuola, questo Governo non ha alcuna discontinuità con quello precedente», ha aggiunto Calenda. Poi quest’ultimo sempre su Quota 100 aggiunge: «Il dato oggettivo è che Quota 100 ci costa 8,5 miliardi di euro l’anno per mandare in pensione prima persone che però hanno un lavoro e una pensione e i giovani che vanno via, 100 mila persone dall’Italia ogni anno, non hanno il lavoro e non hanno la pensione».

Opzione Donna e Ape sociale

In questi ultimi giorni è tornata a parlare di pensioni proprio Elsa Fornero spiegando che non cancellerebbe Quota 100, nonostante la consideri una misura sbagliata. Nel corso di un’intervista l’ex ministro ha parlato di Opzione Donna e Ape sociale. Sulla prima dice: “sembra una misura solo fintamente favorevole e infatti è scelta quasi sempre per necessità, quando si deve, per vari motivi, uscire in anticipo dal mercato del lavoro. Il rischio di una pensione non adeguata ai bisogni dell’età anziana è perciò elevato”. Sulla seconda, invece, l’ex Ministro si è espressa in questo modo: “ è una misura ‘assistenziale’ che aiuta, con il pensionamento anticipato (63 anni di età e 30 di contributi), le persone in difficoltà lavorative, mettendo i costi dell’anticipo a carico della collettività”.



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