Si torna a parlare di pensioni e pare che tutta una serie di emendamenti siano stati presentati alla Camera per le pensioni anticipate sia nelle donne che negli uomini.
Vediamo quella che è la situazione aggiornata ad oggi venerdì 8 marzo, riguardo gli emendamenti fino ad oggi presentati che ammontano circa 800. Entro la fine del mese di marzo, il decreto pensioni dovrebbe essere convertito in legge e ieri è stata l’ultima giornata disponibile per poter presentare gli emendamenti alle novità pensioni da approvare. Secondo quello che è il programma del governo, il 18 marzo ci sarà una prima convocazione in aula per il voto finale che avverrà al massimo entro il 19 del mese corrente.
Nel caso in cui la discussione dovrebbe continuare, la votazione potrebbe slittare al 28 marzo ma si rientrerebbe tranquillamente nei tempi previsti per poter convertire il decreto in legge. Sono diversi gli emendamenti sui quali dover discutere e che sono stati rinviati Dal Senato, mentre altri nuovi sono stati Presentati per le pensioni anticipate di quota 100, opzione donna, pensione anticipata con blocco delle aspettative di vita a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini ed a 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.
Novità Quota 100: emendamenti alla Camera
Come abbiamo visto, sono diversi gli emendamenti che sono stati presentati alla Camera sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Si tratterebbe di proposte di modifica presentate dai sindacati al governo in occasione dell’incontro che c’è stato lo scorso mese di febbraio riguardo la possibilità di andare in pensione anticipata con quota 100. A riguardo sembra che la maggioranza abbia risposto in questo modo, ovvero con la possibilità di riconoscere 3 anni di contributi figurativi ad una donna di età superiore a 50 anni e con almeno 20 anni di contributi, oppure con un anticipo dell’età anagrafica di 4 mesi per le donne per ogni figlio avuto fino ad un massimo di 12 mesi per poter maturare la pensione. Altro emendamento sarebbe stato presentato e darebbe la possibilità per le lavoratrici madri con figlio disabile, di poter andare in pensione con 35 anni di contributi piuttosto che 38, abbassando quindi la quota da 100 a 97. Proposte delle agevolazioni per la pensione degli esodati prima del 2011 e che ad oggi sono disoccupati ed ancora un riscatto agevolato della laurea anche per coloro che hanno iniziato a lavorare prima del 1996. Il Pd invece pare che abbia avanzato una proposta di modifica riguardante quota 100 che dovrebbe essere modificata in quota 92 per i disoccupati, disabili precoci e usuranti.
Opzione donna: emendamenti alla Camera
Riguardo opzione donna sembra che la maggioranza ad oggi non abbia proposto alcun tipo di emendamento ufficiale ma sarebbe stato presentato soltanto un ODG da parte del MoVimento 5 Stelle per far si che il governo possa capire che siano disponibili risorse economiche per estendere la possibilità di uscita anticipata dal mondo del lavoro per le donne anche nate nel 1961.
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