Quali sono le ultime notizie sulle pensioni 2019? Si rimane in attesa ormai da parecchie settimane del decreto-legge che conterrà delle novità molto importanti sul settore previdenziale ed in primis su Quota 100. Questo dovrebbe arrivare al massimo tra il 10 e il 12 di gennaio e conterrà quindi delle novità piuttosto interessanti sul settore previdenziale e in primis su quota 100 che sembra essere la misura più attesa di tutto il 2019. Ma quali sono ad oggi le soluzioni di uscita dal mondo del lavoro per i lavoratori che hanno o stanno per maturare i requisiti per la pensione? Le soluzioni di pensionamento sembrano essere diverse, almeno per questo 2019. Innanzitutto a cambiare sono stati i requisiti per poter accedere alla pensione ordinaria ovvero alla pensione di vecchiaia e non saranno più sufficienti 66 anni e 7 mesi ma 67 anni di età, con un minimo di 20 anni di contributi. Questo per via dell’aumento dell’età pensionabile che è scattato proprio lo scorso primo gennaio.
L’inizio della pensione di vecchiaia sembra essere fissato il primo giorno del mese seguente a quello in cui il soggetto ha raggiunto i requisiti per il pensionamento. Novità interessanti anche per la pensione anticipata ed a differenza della precedente, pare che sia stato bloccato il meccanismo che lega l’età pensionabile all’aspettativa di vita e quindi rimane tutto ancorato a 42 anni 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Si parla anche inevitabilmente di Quota 100, ovvero la misura più attesa la quale prevede l’uscita anticipata dal mondo del lavoro una volta maturati 2 requisiti ovvero uno contributivo e l’altro anagrafico.
Nello specifico bisognerà aver compiuto 62 anni di età e aver maturato almeno 38 anni di contributi. Secondo alcune indiscrezioni, si parla di una misura sperimentale che dovrebbe avere la durata di 3 anni e quindi fino al 2021 per poi essere sostituita da Quota 41 per tutti che è considerato il vero obiettivo finale. Quota 100 non sarà però uguale per tutti, ma ci saranno delle sostanziali differenze tra Lavoratori Privati e pubblici. Nello specifico questi ultimi potranno sfruttare la prima finestra utile ad ottobre, mentre i privati potrebbero già usufruire della prima finestra di aprile e avere diritto anche ad altre tre finestre. Si prosegue ancora con Ape sociale. Quest’ultima è una misura rivolta essenzialmente ad alcune categorie di lavoratori e permetterebbe l’uscita dal mondo del lavoro con l’aiuto dello Stato.
Questa misura è rivolta ai lavoratori ai quali mancano 3 anni per raggiungere i requisiti pensionabili e anche ai disoccupati che hanno 30 anni di contributi, ma che hanno smesso di percepire la Naspi da almeno tre mesi. A beneficiare di questa misura sono anche i caregiver che assistono familiari disabili da almeno sei mesi e che dispongono di almeno 30 anni di contributi, ma anche i lavoratori con una invalidità pari o superiore al 74% e che abbiano sempre 30 anni di contributi. Ad usufruire anche i lavoratori gravosi, che potranno uscire dal mondo del lavoro con 36 anni di contributi e 63 anni di età.
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