Pensioni 2019, Quota 100: esempi di uscita e tempi per uscire dal mondo del lavoro



Il decreto pensioni è stato approvato lo scorso 17 gennaio dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 17  gennaio e di fatto ufficializza diverse misure pensionistiche tra cui quota 100. Nei giorni a seguire, sono arrivate le prime circolari ufficiali dell’Inps che hanno confermato nello specifico i tempi di uscita con quota 100, alla luce di quello che è il sistema delle finestre. Vediamo un po’ come funzionano le finestre e quali sono i tempi effettivi di uscita previsti.



La nuova circolare quindi, la numero 11 del 2019 è stata emanata dall’Inps, insieme al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e pare che abbia chiarito le regole per poter andare in pensione proprio con quota 100, ovvero quella misura che darebbe la possibilità di poter uscire dal mondo del lavoro una volta maturati due requisiti.

Per poter uscire dal mondo del lavoro con quota 100 bisognerà quindi aver compiuto 62 anni di età e maturato 38 anni di contributi, precisando che il requisito anagrafico dei 62 anni non sarà adeguato aumento delle aspettative di vita che è stato bloccato fino al 2026. Con la circolare dell’INPS sono state anche confermate le finestre d’uscita che saranno di 3 mesi per i Lavoratori Privati e 6 mesi per i lavoratori pubblici.

Pensione Quota 100 domanda di pensionamento

Nello specifico i lavoratori privati che hanno maturato i requisiti di quota 100 entro il 31 dicembre 2018, potranno andare in pensione già a partire dal primo di aprile per effetto della finestra trimestrale, mentre tutti coloro che maturano i requisiti per la pensione con quota 100 in seguito al 31 dicembre 2018, dovranno aspettare i successivi tre mesi di finestra. Se si considera la finestra mobile dei sei mesi lavoratori pubblici potranno presentare la domanda di pensionamento con quota 100 avranno dovuto presentare la domanda entro il 31 gennaio 2019, per poter effettivamente andare in pensione con la prima decorrenza utile ovvero a partire dal primo agosto 2019.

Per voler fare qualche esempio, se si considerano le finestre mobili di 3-6 mesi previsti per la pensione con quota 100, diciamo subito come i Lavoratori Privati iscritti al fondo dipendenti, artigiani, commercianti, gestione sostitutive o gestione separata, che decidono di andare in pensione con quota 100, volendo calcolare quindi una finestra di 3 mesi, saranno in pensione a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla finestra e se maturato i requisiti richiesti il 20 maggio potranno uscire effettivamente poi il primo di settembre. Invece, i Lavoratori Privati che risultano iscritti a Ipost, FS ed ex INPDAP e che decidono di andare in pensione con quota 100 dovranno calcolare una finestra di 3 mesi e saranno quindi in pensione a decorrere dal primo giorno mese successivo alla finestra e se maturato i requisiti richiesti il 20 maggio, potranno poi uscire il 21 agosto.



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