Dopo tante polemiche e dopo tante chiacchiere, soprattutto dopo tanti mesi di dubbi ed indiscrezioni da parte di fonti del governo e ricostruzioni giornalistiche sembra esserci una bozza e consultabile del decreto sulle pensioni e quota 100 e reddito di cittadinanza. Come abbiamo detto questo decreto doveva arrivare già nelle scorse settimane, ma poi gli esponenti del governo avevano annunciato che l’approvazione sarebbe arrivata entro metà gennaio e quindi adesso salvo sorprese, i tempi dovrebbero essere rispettati. Il decreto stabilisce i requisiti specifici per poter accedere alle due misure e sono definite anche le cifre approvate dal Parlamento e quindi nello specifico per il reddito di cittadinanza pare siano stati stanziati 6,11 miliardi di euro per il 2019 7,75 miliardi di euro per il 2020 e 8 miliardi di euro per il 2021 così come 7,84 miliardi di euro per il 2022 e nel caso dovessero non essere sufficienti, nel decreto si fa riferimento ad una rimodulazione dell’ammontare del beneficio.
Il reddito di cittadinanza sarà attivo già a partire dal mese di aprile 2019 e per chi ha più di 65 anni ovvero per i nuclei familiari composti soltanto da uno o più componenti di età pari o superiore a 65 anni, assume la denominazione di pensione di cittadinanza e l’importo a parte sarà di €780,00. Potranno accedere al reddito di cittadinanza, oltre agli italiani anche i cittadini residenti in Italia e presenti in maniera continuativa da almeno 10 anni al momento della presentazione della domanda. Potrà presentare la domanda chi è in possesso della cittadinanza italiana oppure di paesi facenti parte dell’Unione Europea nonché un familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero proveniente da tutti i paesi che hanno sottoscritto delle convenzioni bilaterali di sicurezza sociale ovvero cittadini di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno dell’Unione Europea per soggiornanti di lungo periodo.
Riguardo il reddito che verrà erogato per un periodo e che non sarà comunque superiore ai 18 mesi, bisognerà fare riferimento ad un ISEE che dovrà risultare inferiore a €9360, dovrà avere un valore del patrimonio immobiliare non superiore ad una soglia di €30000 ed un valore patrimoniale mobiliare non superiore a €6000, con una soglia cresciuta di €2000 per ogni componente familiare fino ad un massimo di €10000 e di €5000 per ogni componente con disabilità. Nel decreto è previsto anche un incentivo che è collegato al reddito di cittadinanza, per tutti coloro che durante il periodo dell’erogazione del sussidio, vorranno avviare un’attività lavorativa.
Sono previste comunque anche delle esclusioni e limitazioni per coloro che possiedono oppure che hanno acquistato dei mezzi e dei beni nei sei mesi precedenti alla richiesta della domanda. Tra questi rientrano i beni che motivano l’esclusione auto e moto di grossa cilindrata, navi o imbarcazioni. Non bisognerà essere intestatari di questi beni nessun componente del nucleo familiare e si verrà esclusi anche nel caso in cui si ci trovi ricoverati in istituti di lunga degenza oppure in altre strutture residenziali, che sono a carico dello Stato oppure di altra pubblica amministrazione.
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